Tutto il fascino (calcistico) della 'piccola' nazionale di San Marino

'Sfidare l’impossibile. L’incredibile storia del calcio Sanmarinese.' Il claim del docufilm all’interno del Museo del Calcio di San Marino dice tutto. La storia su campo della Repubblica più antica del mondo, riconosciuta nel 1291, parte da lontano e arriva ai giorni nostri con la stretta attualità: il 5 settembre 2024 batte per 1-0 il Liechtenstein in casa con il gol realizzato al 53' da Nicko Sensoli. Si tratta della prima vittoria per i sammarinesi in gare ufficiali. Ora, anche se in oltre trent'anni di attività può annoverare soltanto tre vittorie, tutte ottenute contro la rappresentativa di un altro microstato , lo spirito che anima questa Nazionale è unico. Ed è uno spirito da combattente. Dimenticate per un attimo Pelè, Messi e Cr7 e provate ad immaginare degli eroi più umani. Bonini, Macina, Benedettini, Selva: se ci fosse un monte Rushmore sulla rocca sanmarinese avrebbe i loro volti. E più recentemente Cevoli, Sensoli e Nanni. Eroi senza mantello e senza mascherina, uomini che hanno provato a far sognare la 'Brigata mai una gioia', il tifo organizzato che segue la Nazionale sanmarinese in casa e all’estero. Un gruppo dai natali emiliani che non fa mai mancare il suo supporto nelle partite della Nazionale. È evidente che il gruppo sa che ci sono enormi possibilità, in partenza, di perdere, ma non smette mai di tifare. La storia dice che sono gli anni ’20 quando il calcio sammarinese muove i suoi primi passi sull’unico campo disponibile, quello di Borgo Maggiore. Nel 1928 nasce la Libertas e subito dopo l’Unione Sportiva Titania. La 'Federazione Sammarinese Giuoco Calcio', invece, vede la luce nel 1931. Per alcuni decenni l’attività calcistica nazionale è concentrata in una manifestazione estiva che impegna appena quattro squadre. Negli anni ’60 la prima svolta con la nascita della Serenissima ad opera della Federazione, allo scopo di svolgere un’attività calcistica all’esterno dei confini nazionali. Nel 1965 riprende il via la Coppa Titano. Nel 1985 è la volta del 1° Campionato Sammarinese. Vengono elaborate ed introdotte le Carte Federali e viene fondata anche l’A.S.A, l’associazione degli arbitri sammarinesi. Nel 1988, dopo 2 anni di affiliazione provvisoria, prima il Congresso della U.E.F.A e poi quello della F.I.F.A concedono alla FSGC l’affiliazione definitiva. Subito dopo prende il via l’attività internazionale ufficiale con le partecipazioni ai vari campionati mondiali ed europei della Nazionali A, B, Under 21, Under 19, Under 18, Under 17 ed Under 16. San Marino è una Repubblica piccola, poco più di 30 mila abitanti, per la cittadinanza ci sono leggi molto restrittive, il livello è basso dal punto di vista tecnico. Tutto questo non ha fermato un movimento che è cresciuto poco a poco. A oggi ci sono 500 tesserati under 12 e un’Academy con 450 atleti a sfidare anche il calo demografico. Nel piccolo museo del calcio cittadino ampio spazio è dato alle testimonianze dei protagonisti. Il più famoso è Massimo Bonini, che con la maglia della Juventus ha vinto praticamente tutto. Inizialmente giocatore con la selezione italiana Under-21, Bonini divenne nazionale sammarinese durante i primi sei anni di attività della rappresentativa del Titano , disputando un totale di 19 incontri. E’ ritenuto lo sportivo più rappresentativo del Paese in virtù del livello internazionale che la sua carriera agonistica raggiunse nel calcio. Altro nome importante della storia di San Marino è Marco Macina, che assieme a Bonini è l’unico ad essere arrivato in Serie A. Entrambi, nella loro testimonianza, fanno arrivare a chi li ascolta il grande orgoglio di giocare per la Nazionale di San Marino. Piccoli ma contro il mondo, classico Davide contro Golia. La voglia di stupire, di dimostrare che anche se la maggior parte dei giocatori fa parte del movimento dei dilettanti, le imprese possono arrivare. E con un lavoro durato negli anni, l’impresa è arrivata a settembre 2024, con un solo professionista in rosa. Il ruolo del portiere nella nazionale sammarinese è una missione quasi impossibile. Già sai che il cleen sheet è un risultato storico, più spesso sei consapevole che andrai a raccogliere la palla in fondo al sacco parecchie volte. Pier Luigi Benedettini è stato uno dei portieri storici della nazionale, parò anche un rigore a Platt nello stadio di Wembley. Da quella volta per tutti è l’eroe di Wembley. Lui defnì il ruolo di portiere di questa nazionale, una missione di coraggio, un moderno Paraman. Andy Selva è il cannoniere storico del San Marino , il superore dei supereroi. Selva 'la Belva' è e sempre sarà l’idolo di ogni abitante della Repubblica del Titano. Rappresenta questa anima fiera e battagliera, quella mai doma neanche a fronte di tante sconfitte. È grazie a questi uomini che si è arrivati ai successi del 2024. Impossibile non commuoversi davanti alle immagini delle vittorie recenti, consci del primo posto nel girone e conseguente promozione nel girone maggiore di Nation League. Il Ct Cevoli non si vuole fermare per ora, condottiero della nuova leva dei supereroi capaci di trasformare la 'Brigata mai una gioia' in 'Brigata gioia pura'. Un tuffo nel calcio romantico, il Museo del Calcio di San Marino ci riconcilia con la parte più bella di questo sport.

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Tutto il fascino (calcistico) della 'piccola' nazionale di San Marino

Marina Presello