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Nations League, Bonucci: "Con Italia-Germania ci sarà da divertirsi"

Nations League

I ricordi Azzurri di Leonardo Bonucci, oggi assistente allenatore della Nazionale Under 20, e l'attesa per i quarti di Nations League (andata il 20 marzo a San Siro, ritorno il 23): "Sarà una bella gara fra due squadre che giocano a calcio. In questa Italia per caratteristiche tecniche mi rivedo in Bastoni e come leadership in Donnarumma"

ITALIA, LA CONFERENZA DI SPALLETTI LIVE

E' il 2 luglio 2016. Campionato europeo. I quarti di finale tra Italia e Germania si sono appena decisi dal dischetto a favore dei tedeschi. A sbagliare uno dei rigori fu Leonardo Bonucci. Quasi nove anni dopo Italia e Germania torneranno ad affrontarsi in un quarto di finale, stavolta di Nations League. L'andata è in programma giovedì 20 marzo a Milano, in quel 'Meazza' in cui Bonucci ha giocato due dei sei confronti con i tedeschi della sua carriera, le due amichevoli disputate nel 2013 e nel 2016 terminate entrambe in pareggio: "Vedere San Siro pieno ti 'scalda la miccia'. Sono convinto che anche stavolta ci saranno tantissimi tifosi e che assisteranno ad una bella partita tra due squadre che giocano a calcio. Ci saranno tante occasioni, il pubblico si divertirà", afferma l'ex difensore oggi assistente allenatore della Under 20.   

"I miei Italia-Germania"

Nell'intervista al sito Figc, Bonucci ripercorre le sue sfide alla Germania ("decisi di cambiare angolo rispetto al rigore calciato in partita  ma l'errore fu interrompere la rincorsa. Se oggi potessi tornare indietro non mi fermerei") tra cui spicca la vittoria in semifinale di Euro 2012, a Varsavia, con doppietta di Balotelli: "Ma di quella partita ricordo soprattutto la sofferenza nel finale, se fosse durata altri dieci minuti avremmo perso. Dopo aver giocato un gran primo tempo eravamo stanchissimi, ci guardavamo continuamente con Buffon, sperando che l'arbitro fischiasse la fine".  

"Che duelli con Mario Gomez..."

Tanti i duelli degni di nota nelle sfide con la Germania, ma un avversario su tutti faceva dormire sonni poco tranquilli a Leo: "Con Mario Gomez non potevi mai permetterti di perdere il contatto, dovevi cercare sempre l’anticipo. Tra i tedeschi avevo poi un bel rapporto di amicizia con Sami Khedira, che è stato uno dei centrocampisti più forti con cui ho giocato". Da tifoso il ricordo va a un altro Italia-Germania, alla semifinale del Mondiale 2006 decisa ai supplementari dalle reti di Grosso e Del Piero: "Avevo esordito da poco in Serie A e a fine maggio ero stato convocato per uno stage con l’Under 21. Mi avevano dato la maglia numero 13, quella del mio idolo, Alessandro Nesta, che indossai durante le partite del Mondiale. Il giorno della semifinale ero a Viterbo e tifavo davanti alla tv con il mio gruppo storico di amici. Al gol di Grosso mi affacciai alla finestra per urlare di gioia, ricordo i caroselli e la soddisfazione per aver battuto la Germania a casa sua”. Quindici anni dopo la storia si ripeterà e Leo tornerà in strada per festeggiare un’altra vittoria azzurra: stavolta da protagonista.

"Mi rivedo in Bastoni e Donnarumma"

Infine la nazionale di Spalletti: "Tra i calciatori di questa Italia per caratteristiche tecniche quello che mi assomiglia di più è Bastoni, mentre come leadership Gigio Donnarumma, pur avendo un carattere diverso dal mio, rappresenta un punto di riferimento. Mi sembra si sia creata una buona alchimia tra la squadra e lo staff, un fattore fondamentale per ottenere risultati".    

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