Uefa Nations League, Benassi: "Un onore essere in Nazionale, è il momento migliore della mia carriera"

Calcio

Il centrocampista della Fiorentina, attuale capocannoniere della Serie A, ha parlato in conferenza stampa dal ritiro della Nazionale, con la quale potrebbe esordire nelle gare valide per la Nations League: "Sono qui per dare il massimo, non penso all’esordio. Deciderà Mancini. Vivo il mio miglior momento da quando sono in Serie A"

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E’ l’uomo del momento, capocannoniere a sorpresa del campionato di Serie A. Tre gol in due giornate per Marco Benassi, che dopo l’exploit di questo inizio di stagione con la maglia della Fiorentina adesso potrebbe coronare anche il sogno di esordire in Nazionale maggiore. Convocato dal CT Roberto Mancini in vista degli impegni contro Polonia e Portogallo validi per la Uefa Nations League, il centrocampista – intervenuto in conferenza stampa dal Centro Tecnico Federale di Coverciano - ha parlato del suo magic moment. "Sono qui per offrire il mio contributo e, ovviamente, per dare il massimo. In questo momento non sto pensando all’esordio – ha ammesso Benassi -, il mio obiettivo è fare bene in allenamento. Poi toccherà all’allenatore decidere. Di sicuro sto vivendo un momento importante, il migliore da quando sono in Serie A. Alla Fiorentina conosco il gruppo già dallo scorso anno e ho iniziato la stagione più libero mentalmente. So che sarà difficile continuare a fare gol con questa continuità, anche se le mie caratteristiche mi portano ad andare in avanti. In ogni caso, prima di tutto contano le prestazioni. I gol poi sono una conseguenza".

Il pensiero sui giovani

Benassi ha poi commentato le parole di Roberto Mancini, che in conferenza aveva invocato un maggiore impiego dei giovani italiani nelle squadre di club. "Ho sentito le dichiarazioni del CT – ha proseguito il centrocampista della Fiorentina -, penso che ci voglia il coraggio di mandare in campo i giovani. Io, ad esempio, devo ringraziare Stramaccioni, che quando avevo 18 anni mi fece giocare con l’Inter. E’ importante trovare le persone giuste che ti diano spazio. Se ci sono pochi italiani in campo? Noi, quelli che giochiamo, dobbiamo pensare a migliorare. Quando non venivo convocato pensavo che evidentemente dovevo fare di più, probabilmente adesso ci sono riuscito. Qui in Nazionale ci conosciamo quasi tutti perché abbiamo giocato insieme nelle varie Under e sappiamo perfettamente che indossare la maglia azzurra è un grande orgoglio e al tempo stesso una responsabilità. Adesso affrontiamo la Polonia, una squadra con un centrocampo forte e un attacco pericoloso. Sono un gruppo completo".

Il segreto della Fiorentina

Benassi ha concluso parlando del momento attraversato dalla sua squadra, la Fiorentina: "Il gruppo è la nostra forza – ha concluso il giocatore viola -, la tragedia di Astori ci ha uniti tantissimo. Prima eravamo abituati a mandare avanti Davide, con la sua perdita tutti quanti noi abbiamo dovuto dare di più. Ogni domenica scendiamo in campo anche per lui. Fa piacere che tre giocatori della Fiorentina siano in Nazionale, era un obiettivo della società. A livello di risultati, invece, vogliamo migliorare il piazzamento dello scorso campionato. Vogliamo arrivare almeno settimi ed entrare in Europa League".