L'attaccante ha già la cittadinanza italiana e, non essendo mai stato chiamato dal Brasile, può essere convocato. Il Ds del Cagliari Capozucca lancia l'idea: "Mancano attaccanti, perché non prenderlo in considerazione? Gli ho detto che deve salvare il Cagliari e poi andare ai Mondiali per vincerli"
Solo due pareggi nelle ultime due gare del girone di qualificazione contro Svizzera e Irlanda del Nord, il futuro dell'Italia si deciderà ai playoff. A marzo, gli azzurri di Roberto Mancini, giocheranno due gare importantissime, che metteranno in palio il pass per il Qatar. Uno dei problemi evidenziati dalla Nazionale è legato all'attacco e l'ultima tentazione, per questo reparto, porta a Joao Pedro. Il classe 1992 ha la cittadinanza italiana, acquisita grazie al matrimonio fatto in Sicilia. Proprio il Palermo, infatti, portò per la prima volta Joao Pedro in Italia nel 2010, poi l'attaccante ritornò per qualche anno in Brasile, per poi trasferirsi definitivamente in Sardegna dal 2014. Italiano lo è diventato regolarmente nel corso degli anni, la legge quindi permetterebbe a Roberto Mancini di convocarlo. Non essendo mai stato chiamato dal Brasile, è ancora utilizzabile dall'Italia.
"Joao è italiano, perché non prenderlo in considerazione?"
Di questa possibilità ne ha parlato pubblicamente Stefano Capozucca: "Parlavo proprio con Joao Pedro e gli ho detto: 'Il tuo obiettivo è salvare il Cagliari, ma anche andare in Nazionale e vincere il Mondiale'. Magari con l'Italia, visto che ha la cittadinanza italiana. Mancano gli attaccanti nella squadra di Mancini, non capisco perché non possa essere preso in considerazione. Questa è una chicca che do in anteprima. Ne ho parlato anche con persone importanti, guardate che Joao Pedro è italiano", le parole del direttore sportivo rossoblù a Radiolina.