Austria-Italia 2-0, le pagelle dell'amichevole a cura di Stefano De Grandis
Sprofonda l'Italia di Mancini nell'ultimo impegno del 2022: il 3-4-3 fallisce il test più impegnativo contro l'Austria dopo la vittoria sull'Albania. Gli azzurri hanno un brutto approccio e nel primo tempo pregiudicano le possibilità di vittoria. Si salvano gli innesti dell'intervallo, mentre il reparto più in crisi è stato senza dubbio la difesa, Donnarumma compreso
- DONNARUMMA voto 5,5
- "Guardate stasera non vengo. In Qatar avrei giocato, ma in Austria non mi va”. Questo avrebbe voluto dire Gigio a Mancini, se avesse potuto. Non lo ha detto, ma di giocare non gli andava. E nemmeno di saltare sulla punizione di Alaba. Poi, costretto, infila un paio di prodigi. Ma è tardi. SVOGLIATO
- GATTI voto 5
- Sa giocare. Ma non è così agile da adattarsi così bene come braccetto della difesa a tre. Perde palla in uscita, nella azione che porta alla punizione del raddoppio austriaco. MACCHINOSO
- BONUCCI voto 5,5
- Non ha particolari responsabilità, ma non spicca più nelle azioni di disimpegno. Ora deve capire a chi deve lasciare la responsabilità di comandare la difesa. LOGORO
- ACERBI voto 5
- Quando viene schierato a sinistra pensa di dover dare il suo contributo nella spinta, dove però finisce per fare concorrenza a dimarco che sa attaccare meglio. Da difensore fa peggio, servendo con il destro un assist, ma per Adamu. Che è un avversario e che colpisce il palo. CONFUSIONARIO
- DI LORENZO voto 6
- Uno di quelli che il compito lo completa sempre. Sulla fascia spinge e prova a cambiare gioco. Anche se di concreto non riesce ad ottenere nulla. GENEROSO
- BARELLA voto 5,5
- Qualche palla intelligente in verticale per Politano la disegna. Ma solo in una occasione, dopo un triangolo, riesce a mandarlo al tiro. Ma soffre sempre il centrocampo avversario. PRESSATO (Miretti S.V.)
- VERRATTI voto 5,5
- In mezzo al campo lavora diversi palloni, ma perde quello più importante: che gli viene sottratto e porta al vantaggio dell’Austria. Grande assist per un quasi gol di Raspadori. DIFETTOSO
- DIMARCO voto 6
- Lui a sinistra si fa vedere con continuità, ma i centrocampisti non lo trovano. Ma ogni pallone che passa per il suo sinistro viene gestito con la solita educazione. RAFFINATO
- POLITANO voto 6
- Dura 45 minuti ma non per colpe specifiche. Anzi l’unico tiro in porta azzurro del primo tempo è il suo. Esce perche Mancini decide di puntare si Chiesa e Zaniolo. SACRIFICATO
- RASPADORI voto 5,5
- Primo tempo da spettatore, ma Mancini lo apprezza così tanto da farlo rientrare nell’intervallo a dispetto dei 4 cambi. Esce invece al 71', proprio dopo aver fatto la sua migliore giocata: stop fantastico e piatto al secondo palo: gol sfiorato. INTOCCABILE
- GRIFO voto 5
- Dopo i giochi di prestigio e la doppietta in Albania, decide di scomparire e in effetti in Austria non si vede proprio. ILLUSIONISTA
- Entra al posto di Gatti da braccetto di destra, e dalla sua parte l ‘Austria sfiora subito il terzo gol. Poi cresce, tamponando sulle ripartenze avversarie. APPLICATO
- Infoltisce il centrocampo formando con Barella e Verratti una mediana a tre, e la sfida diventa più equilibrata. Manda anche al tiro Chiesa. UTILE
- Il suo ingresso, all’inizio da seconda punta, poi da guastatore un po’ qua un po’ là, regala elettricità alla squadra. Ma non segna né sul triangolo di Pessina, né su appoggio di Zaniolo. Ancora in ritardo di condizione. RIENTRANTE
- Si sacrifica a tutta fascia sulla destra, ma ha forza per arrivare fino al tiro. Nella prima occasione conclude al volo, ma alto. Nella seconda strozza il pallone. Quando entra Gnonto, e si piazza sulla fascia, Zaniolo si alterna con Chiesa da centravanti. Ma le cose utili le fa solo partendo largo. DISORDINATO
- Un quarto d’ora al posto di Raspadori, ma piazzandosi a destra. Senza lasciare traccia. IMPALPABILE
- Allenatore, MANCINI voto 5
- Nel giorno in cui comincia il mondiale, la sconfitta diventa doppia. Il 343 non funziona, e stavolta nemmeno i nuovi innesti regalano speranze. Battuta a vuoto. GELATO