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Italia, Spalletti: "Per vincere gli Europei serve un branco di lupi. Playstation vietate"

Nazionale

Il Ct dell'Italia parla in un'intervista alla 'Gazzetta dello Sport': "Ci siamo meritati la qualificazione agli Europei, ma ora per vincerli servirà un branco di lupi che non lascia indietro nessuno". Poi svela il divieto imposto al gruppo: "Playstation vietate: se la modernità è giocare ai videogiochi fino alle 4 di mattina quando c'è la partita il giorno dopo, allora non va bene. Vengono da me e gli do i compiti da fare la sera, se non sono bastati quelli di giorno"

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Sei mesi dopo aver preso in mano le redini della Nazionale, Luciano Spalletti ha fatto un primo bilancio della sua esperienza da Ct parlando alla "Gazzetta dello Sport": gli Europei in vista, i giovani in rampa di lancio, il caso scommesse, e anche un curioso divieto imposto al suo gruppo. "Abbiamo guadagnato la qualificazione agli Europei, meritandola. Siamo stati coerenti nelle scelte e nel giocare un calcio propositivo, senza mai abbandonarlo. Ma dobbiamo essere più bravi a mantenerlo per tutta la durata delle gare", spiega. Aggiungendo che "ci sono state tante diverse difficoltà, dentro e fuori dal campo", facendo un chiaro riferimento alla vicenda scommesse, che "ha prodotto una reazione importante del gruppo. I ragazzi hanno vissuto una sensazione di precarietà e di fragilità. Però è stato un bene che tutto questo sia successo perché ha permesso a loro e a chi nell’inchiesta non è finito di rimettersi in carreggiata e rendersi conto degli errori e dei rischi che si corrono".

"Vietate le Playstation"

"È il momento più alto della mia carriera e del mio percorso di uomo", prosegue Spalletti. "Io ho bisogno di far venire fuori una Nazionale forte, non mi accontento di nulla. Voglio vincere l’Europeo e poi voglio vincere il Mondiale. Poi possiamo uscire anche subito, ma i discorsi che faccio alla squadra sono quelli che si aspettano tutti gli italiani: noi andiamo in Germania per vincere, non per partecipare. Lo richiede la nostra storia". Lavoro e valori sono parole chiave che tornano sempre quando Spalletti parla, e adesso il Ct svela di aver vietato l'uso delle Playstation. "Alcuni giocatori devono aver creduto che Spalletti abbaia e poi non ha i dentini, invece si sbagliano. Da qui in avanti le Playstation le lasciano a casa e non le portano più. Glielo invento io un giochino a cui pensare per distrarsi la notte. Vengono da me e gli do i compiti da fare la sera se non sono bastati quelli di giorno. Perché in Nazionale si sta sul pezzo, concentrati, non si cazzeggia". E ancora, sempre più diretto: "I cellulari devo sopportarli, ma non possono essere tenuti sul lettino dei massaggi e durante le cure. Ma se la modernità è giocare alla Playstation fino alle 4 di mattina quando c'è la partita il giorno dopo, allora questa modernità non va bene. Viviamo in un mondo che poco incentiva il duro lavoro, il sudarsi le cose: i ragazzi di oggi preferiscono mettere una foto su Instagram con il capello fatto piuttosto che abbassare la testa e pedalare. Questi non sono i valori che la mia Italia deve trasmettere. In Nazionale si sta come un branco di lupi che vanno in fila indiana per spingere il compagno davanti e non lasciare nessuno indietro".