Mancini: "Volevo Toure all'Inter, ma non so perchè non sia venuto"
Premier LeagueRoberto Mancini lo ha raccontato al 'Di Canio Premier Show': "Yaya è un campione, non so perchè non sia arrivato all'Inter. Eppure un anno fa la possibilità c'era". Sul suo futuro: "Mi piacerebbe allenare la nazionale inglese. Potevo andarci, poi anche a causa della Brexit non se n'è fatto nulla"
Roberto Mancini racconta la Premier League. Ospite del ‘Di Canio Premier Show, l’ex allenatore dell’Inter ha fatto il punto sul successo di Conte con il Chelsea e degli italiani in Inghilterra. Non ha risparmiato neppure qualche battuta sulla sua esperienza in nerazzurro, parlando di un tema caldo di mercato del passato che ha un po’ incrinato il suo rapporto con la dirigenza: "Ho cercato di portare Yaya Toure all'Inter ma non so per quale non motivo sia venuto”, ha ammesso. “Il primo anno era legato dal contratto, c'erano un po' di difficoltà, ma l'anno scorso c'era una possibilità concreta per portarlo in Italia. Non è arrivato e non so perché. È un campione alla Pirlo. Alla sua età, nonostante vada per i 34 anni, è fisicamente mostruoso, serio e può giocare ad alti livelli. E ora sembra che lo vogliano rinnovare. È un grande campione”.
"Conte ha tenuto duro. Futuro? Mi piacerebbe la nazionale inglese"
Tornando ai Blues e al successo di Conte: "Il segreto di Conte è stato tenere duro nei momenti di difficoltà. Anche il modulo è stata la chiave: gli avversari non erano abituati a giocare contro il 3-4-3 ed si sono trovati in grande difficoltà”. Sulla sua esperienza vincente a Manchester: "Quando sono arrivato al City c'erano da cambiare metodi e continuità. Erano troppi anni che non vinceva. Bisognava cambiare mentalità. Le 4-5 partite vinte in fila hanno aiutato moltissimo. Cosa c'è di diverso tra me, Conte, Ancelotti e Ranieri? Antonio e Carlo hanno vinto il campionato in modo pressoché uguale, partendo da un ambiente abituato a vincere. Io ho vinto nell'anno della costruzione della squadra, mentre Claudio ha fatto un miracolo sportivo”. E sullo United… ”Se vincesse l'Europa League sarebbe un'ottima annata, sicuramente farebbe dimenticare il sesto posto in campionato. Inoltre si qualificherebbe in Champions League e in estate farebbe un mercato importante che lo riporterebbe ai vertici”. Chiusura sul futuro che attende Mancini: ”Sarebbe stata una bella esperienza allenare la Nazionale inglese. Potevo andare ma poi anche a causa della Brexit non se ne è fatto nulla. Per il momento ci sono diverse cose, ma non saprei dire. Preferisco l'estero perché è importante conoscere altre mentalità, e in Premier ci tornerei volentieri".