Dopo l'improvviso addio al club scozzese è partita la campagna dei tifosi del Celtic contro Brendan Rodgers. Cori con l'augurio di morire e in uno striscione l'accusa di aver barattato l'immortalità con la mediocrità, accettando il Leicester
Accolto come un possibile salvatore dai suoi nuovi tifosi, ripudiato e insultato da quelli che ha abbandonato all'improvviso. Capita anche agli allenatori e lo sta vivendo sulla propria pelle, nelle ultime ore, Brendan Rodgers. Il nuovo allenatore del Leicester, dopo l'esonero di Puel ha accettato la panchina delle Foxes (e un ricco contratto) lasciando improvvisamente e a stagione inoltrata quella del Celtic, con la squadra prima in classifica.
Mossa che, se ha fatto piacere ai tifosi del Leicester, che l'hanno accolto con cartelli di benvenuto alla sua prima "da spettatore" (era in tribuna contro il Brighton), ha mandato su tutte le furie i sostenitori della squadra scozzese, increduli di fronte alla sua scelta di abbandonare un club storico come quello biancoverde per accasarsi su una panchina di metà classifica in Premier League (il Leicester è attualmente undicesimo).
Non sono bastate le tre stagioni al Celtic, portando a casa due campionati, tre Coppe di Lega e due Coppe di Scozia: dalle parti di Celtic Park ormai Rodgers è visto come un traditore, indegno di essere considerato un "celt", come gli hanno comunicato - sotto forma di enorme striscione esposto in occasione dell'ultima partita - ricordandogli di aver barattato l'immortalità con la mediocrità. Per soldi, ovviamente.
Una vera e propria campagna contro il loro ex allenatore, quella partita a Glasgow, con cori anche di cattivo gusto, come quello che nelle ultime ore circola sui social, con un gruppetto di tifosi del Celtic che canta augurando la morte a Rodgers per mano dell'IRA ("I hope you die, Brendan Rodgers. I hope you die, Brendan Rodgers, from a bullet from the IRA").
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