Kean, sostituzione 19 minuti dopo l'ingresso in campo in United-Everton: la spiegazione

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Il centravanti italiano entra al 70' ed esce al 89' nell'1-1 dei suoi contro i 'Red Devils'. L'allenatore Ferguson spiega la sua scelta nel postpartita: "Dovevo perdere tempo, niente di personale"

Caso curioso accaduto nel pomeriggio di Premier League durante Manchester United-Everton. Protagonista Moise Kean, vittima di una strategia curiosa del suo allenatore, Duncan Ferguson, subentrato ad interim all’esonerato Marcos Silva.

L’accaduto

Old Trafford, minuto 70 di Manchester United-Everton. Gli ospiti si ritrovano in vantaggio di un gol grazie all’autorete di Lindelof e mister Ferguson si decide a mandare in campo forze fresche in attacco, per amministrare il risultato e provare ad arrotondare il vantaggio.

È così che arriva il momento di Moise Kean, che subentra al posto del brasiliano Bernard. Il classe 2000, protagonista di un avvio di stagione non facile (ancora a secco di reti nelle 13 presenze registrate tra Premier e Carabao Cup, con 449’ complessivi disputati), sogna di poter diventare protagonista di una vittoria dei suoi, magari togliendosi anche la soddisfazione di una rete all’Old Trafford. E invece è costretto, ad appena 7 giri di orologio dal suo ingresso in campo, ad assistere al pareggio degli avversari, firmato da Marcus Greenwood (classe 2001un anno più giovane di lui).
Un colpo duro per l’Everton, a cui 12 minuti più tardi si aggiunge la beffa personale per Kean, che viene richiamato in panchina da Ferguson. È il suo numero, il 27, quello che compare sulla lavagnetta luminosa del quarto uomo a fianco del 29 di Niasse, che prende il suo posto. Una doccia fredda per il giovane attaccante di Vercelli, che esce in maniera piuttosto fredda, a testa bassa, scambiandosi un ‘5’ di sfuggita con il compagno e tornando a sedersi in panchina, dopo nemmeno 20 minuti dal suo ingresso sul terreno di gioco.

La spiegazione

Una mossa difficile da comprendere in presa diretta per molti, soprattutto per il diretto interessato, Moise Kean. Ma la spiegazione l’ha concessa proprio Ferguson nel postpartita: "Non ho sostituito Kean per la sua prestazione, ma ho dovuto fare un cambio per perdere un po' di tempo. Questo perché ho così tanti attaccanti in panchina, e posso decidere dunque di piazzare un'altra sostituzione". Un chiarimento con cui l'allenatore scozzese ci tiene a fugare ogni dubbio: "Niente di personale contro di lui".