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Allenamenti in Premier League, tra timori e ottimismo

Premier League
©Getty

Dalle preoccupazioni di Kantè, che ha chiesto e ottenuto di essere esentato dall'allenamento di mercoledì, alla fiducia per la ripresa del capitano del Manchester United Maguire: le prime reazioni al ritorno agli allenamenti individuali in Premier League

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In Inghilterra il calcio prova a ripartire, con gli allenamenti individuali. Dopo il responso della prima serie di 748 test effettuati (riscontrati sei casi di positività tra giocatori e staff, subito messi in isolamento per sette giorni) le squadre sono così tornate al lavoro, ma tra i giocatori gli umori e le sensazioni sono contrastanti.

Le preoccupazioni di Kantè

N’Golo Kantè, 29enne centrocampista francese del Chelsea, tornato ad allenarsi due giorni fa nel centro sportivo di Cobham, ha chiesto ed ottenuto dal club il permesso di stare a casa nella giornata di mercoledì. Le preoccupazioni del giocatore sul rischio di contagio sono state accolte dall’allenatore Lampard e dalla società, considerando anche i precedenti suoi e della sua famiglia. Nel marzo 2018 Kantè ha accusato un malore in allenamento: uno svenimento e tanta paura, ma i successivi test effettuati dagli specialisti hanno escluso qualsiasi problema di natura cardiaca. E poi la tragedia della morte del fratello, colpito da infarto poco prima dei Mondiali del 2018, conquistati da Kantè con la sua Francia.

L'ottimismo di Maguire

Approccio completamente diverso per Harry Maguire. Il capitano del Manchester United, ha commentato al sito ufficiale del club le sue prime sensazioni: "E' stato un buon inizio. Non solo tornare in campo è stato bello, ma lo è stato già varcare i cancelli del centro di Carrington. Stiamo mantenendo le distanze sociali e rispettando le linee guida. La mattina misuriamo la temperatura prima di entrare in campo, lavoriamo, usciamo e saliamo in macchina per tornare a casa. Se seguiremo le regole, sono sicuro che non ci saranno problemi. Certo, è una situazione nuova, alla quale non eravamo abituati. Ci sono meno persone, hai molto spazio, grandi aree e non ti avvicini molto a nessuno. Ma sono rientrato a casa rilassato, non vedendo l’ora di tornare il giorno dopo".