Il 'Massimo' della Premier: Liverpool-Newcastle 4-3, la partita più bella

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Massimo Marianella

Massimo Marianella

Anfield, 3 aprile 1996: il Liverpool batte il Newcastle del grande ex Keegan in un'atmosfera magica. E con storie nella storia di quello spettacolare incontro che vale la pena rivivere

BENFICA-LIVERPOOL LIVE

Cercare di trovare la partita più bella di sempre a qualsiasi livello è come andare a fare la spesa al supermercato. Non importa se avete fatto una lista o quanto pieno sia il carrello che spingete. Arrivate alla cassa con la sensazione di aver dimenticato qualcosa e comunque è tardi per tornare indietro (perdereste il posto in fila). Con i match della storia del calcio è lo stesso. Innanzitutto trovare il discriminante è il primo problema. Sceglierne una con tanti gol? Quella che ha significato per voi qualcosa a livello personale? Una che sia valsa un campionato o un trofeo? Come sempre l’ideale sarebbe sceglierne una che risponda al maggior numero di queste caratteristiche, ma quel tarlo di averne dimenticata o sottovalutata una vi resterà. È stato così per me scegliere i gol più belli della Premier, lo è per la partita.

Un mosaico con alcuni momenti degli altri grandi match della storia del calcio inglese sul taccuino di Marianella

Ho preso un taccuino e ho iniziato a fare una lista. Il derby di Manchester del settembre 2009 risolto da Micheal Owen in pieno recupero per il 4-3 United? Liverpool v Arsenal ad Anfield 4-4 nell’aprile dello stesso anno con il poker di Arshavin? Il North London Derby vinto a White Hart Lane 5-4 dall’Arsenal con un decisivo Pires? Aguero che regala il titolo al City al 94esimo sul QPR di cui ho già parlato o un 3-3 in rimonta da 0-3 del Crystal Palace sul Liverpool che costò aritmeticamente il titolo al Liverpool con le lacrime in campo di Gerrard e Suarez?

Un match inglese in un'atmosfera europea

Tutti match straordinari, ma alla fine credo che il posto più alto del podio lo meriti un fantastico Liverpool v Newcastle dell’aprile 1996 ad Anfield. Entrambe le squadre con l’obbiettivo e la possibilità di riacciuffare lo United al comando, anzi i Magpies in caso di successo finirebbero appaiati in testa. Delle emozioni che sa regalare Anfield abbiamo appena parlato e questa partita è una di quelle non europee ad aver disegnato la magia del luogo, anche se quella notte si percepiva quasi un’atmosfera da Coppa dei Campioni.

A sinistra il "programme" della sfida; a destra un giornale inglese celebra il ventennale della "più grande partita di tutte"

L’importanza per la classifica, Keegan che sedeva sull’altra panchina e una rivalità con il Newcastle che si era acuita dagli anni 70. Reds allenati da Roy Evans, diventato Manager due anni prima dopo averne passati 20 da assistente nella "Boot Room" e che avrebbe meritato poi più fortuna di quella che ha avuto prima di essere “accoltellato” da Houllier, che si presentavano con una difesa fisica, ma poco tecnica e un attacco fantastico. I Magpies con, a parte il fattore campo, tutto dalla loro: entusiasmo, grandi giocatori, una mentalità offensiva, una leggenda in panchina e la sensazione che quello potesse essere finalmente L’Anno! Ne è venuta fuori una partita meravigliosa con mille emozioni, una serie di ribaltamenti del risultato e soprattutto, per i più dei 90 minuti giocati, un ritmo altissimo, degno della tipologia del calcio inglese di qualche anno prima.

Le due squadre a confronto

Il Liverpool aveva un reparto arretrato con qualche problema certo, ma davanti era a tratti incontenibile con Jamie Redknapp a illuminare a centrocampo, McManaman e McAteer pronti a inserirsi e con davanti Fowler e John Barnes. Dalla panchina sarebbe entrato un'altra leggenda come Rush, ma l’uomo copertina alla fine sarà un altro attaccante. Il Newcaste invece era musica. La regalità di Ginola, la velocità di Asprilla, la presenza del belga Albert dietro, Lee e Batty a dare sostanza in contenimento e davanti il duo Ferdinand-Beardsley.

Il gol dell'1-0 di Fowler dopo 2 minuti - ©Getty

Il vantaggio lo firmò Fowler, James tra i pali dei Reds confermò una volta di più sulla rete del pareggio di Ferdinand perché lo avrebbero ricordato col soprannome di "Calamity", quindi il ruolo di protagonista provò a prenderselo con un assist, un gol e una delle sue capriole per festeggiarlo Tino Asprilla.

Il tocco di esterno di Asprilla per il momentaneo 3-2 dei Magpies - ©Getty

Keegan, dalla giacca color vino al grande freddo

King Kevin Keegan più in senso di rispetto che di sfida si presentò in panchina, lui leggenda in campo della Kop negli anni 70, con una giacca color vino. Quasi il rosso Liverpool. Alla fine però iniziò a sentire freddo, si coprì con la giacca a vento del club e il fato più che il clima cambiò il match.

A sinistra Keegan firma autografi prima del match; a destra l'allora manager del Newcastle si dispera posando la testa sul cartellone pubblicitario dopo il gol del 4-3 del Liverpool
Mentre Keegan abbassa la testa, alla sua destra l'allenatore dei Reds Roy Evans esulta a braccia alzate - ©Getty

La partita della vita di Stan Collymore

Anzi la storia della partita l’ha cambiata nel finale Stan Collymore. Talento discontinuo, oggi giornalista dopo una parentesi addirittura da attore con Sharon Stone nella seconda parte di Basic Instinct, che segnò una doppietta sotto la Kop col 4-3 finale dopo il 90°. Per lui la partita, in una carriera di delusioni, con la quale verrà ricordato positivamente, per Anfield un’altra notte meravigliosa, per il Newcastle la solita delusione e per me forse la partita più bella della storia della Premier League. Finora…

Il sinistro preciso di Stan Collymore al 92': è il gol del 4-3 che regala il successo ai Reds - ©Getty
Collymore nella scena iniziale del film "Basic Instinct 2" del 1996 con Sharon Stone