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Klopp e Mourinho, le reazioni dopo la sentenza del Tas sul Manchester City: "Un disastro"

Premier League
©Getty

Continua a far discutere in Inghilterra l'ammissione del Manchester City in Champions, ricorso accolto dal Tas di Losanna dopo l'iniziale esclusione per due anni dalle competizioni europee. Una decisione che non è piaciuta ai colleghi di Liverpool e Tottenham: "Non è stata una buona giornata per il calcio", ha detto Klopp. Ancora più duro Mourinho: "Se sei colpevole, devi essere escluso. In ogni caso è un disastro"

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La notizia della giornata di lunedì ha sorriso al Manchester City, ammesso in Champions League dopo che il suo ricorso è stato accettato dal Tribunale arbitrale internazionale dello sport di Losanna. Ribaltata quindi la decisione della camera giudicante dell'Organo di Controllo Finanziario per Club lo scorso 14 febbraio, che aveva escluso per due anni dalle competizioni europee la società inglese per il mancato rispetto dei paletti del fair play finanziario. Grande soddisfazione in casa Citizens a partire dall’allenatore, Pep Guardiola: "Sono incredibilmente felice per la decisione, difenderemo sul campo quello che abbiamo vinto. Significa che giochiamo con le stesse regole di tutte le società in Europa. Se avessimo violato il fair play finanziario, saremmo stati esclusi e lo avremmo accettato. Ma ci siamo difesi perché avevamo ragione". Raggiante il manager del Manchester City, decisamente meno alcuni colleghi che condividono con lui il presente in Premier League.

Klopp sul City: "Non è stata una buona giornata per il calcio"

Se Guardiola si era espresso sulla strettissima attualità ("Lunedì e oggi sono state due belle giornate per il calcio"), il parere diametralmente opposto è quello di Jurgen Klopp: l’allenatore del Liverpool, fresco campione d’Inghilterra e ultimo tecnico vittorioso in Champions League, ha preso le distanze con la decisione del Tas di Losanna. "Sono contento che il City possa giocare in Champions League - ha spiegato in conferenza stampa -, ma non credo che lunedì sia stata una buona giornata per il calcio, a dire il vero. Penso che il fair play finanziario sia una buona idea, serve per proteggere squadre e competizioni. Inizialmente l’idea era che nessuno spendesse troppo, no? I club devono assicurarsi che i soldi che intendono spendere derivino da fonti corrette". Klopp ha quindi proseguito: "Spero davvero che il FFP rimanga perché offre almeno dei confini da non oltrepassare, che è positivo per il calcio. Se inizi a farlo in modo che nessuno si preoccupi più, le persone o i Paesi più ricchi possono fare quello che vogliono fare e ciò renderebbe la concorrenza davvero difficile. Penso che porterebbe automaticamente a una super lega mondiale, con una decina di club".

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Mourinho: "Se sei colpevole devi essere escluso"

Ancora più duro l’allenatore del Tottenham, José Mourinho, che ha risposto alle domande dei giornalisti sul tema sempre più centrale in Inghilterra. "Se il Manchester City non è colpevole, essere punito con qualche milione è una vergogna - ha esordito Mou - Se non sei colpevole, non sei punito. Altrimenti, se sei colpevole, dovresti essere escluso. In ogni caso è un disastro". L’analisi del 57enne portoghese è proseguita così: "Non sto dicendo che il Manchester City è colpevole. Sto dicendo che se non sei colpevole non paghi. Anche con una sterlina. So che i soldi sono abbastanza facili per loro, ma in ogni caso: se sei colpevole, dovresti essere bandito dalla concorrenza. Non sono nessuno per sapere se sono colpevoli o no. La mia critica è dettata dalla decisione". Ancora più duro Mourinho in termini di fair play finanziario: "Penso che sarà la sua fine perché non ha senso. In questo momento stiamo parlando del Manchester City, ma in passato altri club si trovavano in una situazione simile e conoscete gli eventi. Quindi penso che sia meglio aprire la porta del circo e far divertire tutti, entrare gratuitamente ed uscire di nuovo. Fatelo con libertà".

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Decisamente più morbida la posizione di Mikel Arteta, manager dell’Arsenal ed ex braccio destro di Guardiola proprio al Manchester City fino allo scorso dicembre. "Non c'è nessun dubbio su cosa sia successo - ha detto l’allenatore dei Gunners -, loro meritano completamente di essere in Champions League perché ciò che hanno fatto in campo è indiscutibile. Chi si è occupato della questione ha analizzato e deciso che non avevano fatto nulla di sbagliato: gli aspetti sono chiari e trasparenti, meritano la Champions per ciò che hanno fatto dentro e fuori dal campo".