Nonostante la condanna a 21 mesi e 10 giorni di reclusione (sospesa con condizionale) in seguito alla rissa durante le vacanze in Grecia, il difensore sarà ancora il capitano dello United. La conferma di Solskjaer: "Per me è un top anche come persona"
Harry Maguire sarà ancora il capitano del Manchester United, nonostante le controverse vicende delle scorse settimane. A confermarlo ai canali ufficiali del club è Ole Gunnar Solskjaer, che ha ribadito la fiducia e la stima – dal punto di vista umano prima ancora che come calciatore – nei confronti del difensore classe 1993. “Harry ha avuto un'estate difficile. Non è vero che è stato fermo per tanto tempo, a lui abbiamo concesso qualche giorno di riposo in più ma quando è tornato era in forma. Ha gestito bene tutta la vicenda, sarà ancora il nostro capitano. Per me lui è un top, anche come essere umano ed è sempre stato un ragazzo positivo, con i giusti valori. Quindi spero davvero che possiamo vedere Harry esibirsi al suo meglio”, le parole dell’allenatore dello United.
Maguire condannato dopo la rissa in Grecia: la ricostruzione
Il difensore del Manchester United è stato dichiarato colpevole per condotta violenta, tentata corruzione e insulti ed è stato condannato da un tribunale greco a una pena di 21 mesi e 10 giorni di reclusione, sospesa con condizionale. Con lui sono stati condannati a 13 mesi il fratello Joe e l'amico che lo accompagnava. In vacanza in Grecia, Maguire è stato tra i protagonisti di una rissa con altri turisti che è poi degenerata ancora di più dopo l’intervento della polizia. Secondo la loro ricostruzione di Maguire, il taxi che li avrebbe dovuti portare in ospedale per curare la sorella Daisy 'narcotizzata' da una banda di albanesi avrebbe condotto il gruppo direttamente al posto di polizia, dove sarebbe nato il parapiglia proprio con gli agenti. Maguire che successivamente ha raccontato così la sua notte da incubo alla BBC: “Mi hanno picchiato molto sulle gambe, ero in preda al panico. Ho avuto paura per la mia vita. Mi sono trovato in una situazione che poteva succedere a chiunque e ovunque. Io so cosa è successo quella notte, so la verità. Non sento di dovermi scusare con nessuno, le scuse si fanno quando hai fatto qualcosa di sbagliato. Non lo auguro a nessuno. Ovviamente la situazione ha reso le cose difficili per uno dei club più grandi del mondo, quindi mi dispiace aver messo in mezzo i tifosi e la società, ma non ho fatto nulla di sbagliato”, le sue parole.