Quarantena per i nazionali di ritorno, Mourinho: "Club devono tutelarsi, ha ragione Klopp"

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L'allenatore del Tottenham interviene sulle polemiche legate al rischio di quarantena al ritorno in Gran Bretagna per alcuni giocatori impegnati in nazionale: "Voglio capire cosa succederà ma i club hanno il diritto di tutelarsi. Ha ragione Klopp, sono i club a pagare"

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"Ha ragione Klopp, i calciatori li pagano i club". Anche José Mourinho dice la sua sui rischi legati alla possibile convocazione di alcuni suoi giocatori siano messi in quarantena al ritorno in Gran Bretagna dagli impegni con le rispettive nazionali. L'allenatore del Tottenham si è detto d'accordo con il pensiero del suo collega del Liverpool, che aveva spiegato di comprendere le esigenze delle varie federazioni sottolineando come il periodo non permetta di far felici tutti. "In questo momento non voglio però concentrarmi solo sulla pausa delle nazionali e sulla partenza dei giocatori, preferisco capire cosa succederà" è il pensiero dello Special One.

"Vediamo cosa succederà e dove si giocherà"

Il pensiero è in particolare a Brasile-Argentina, in programma il 30 marzo.  Secondo le disposizioni anti-Covid attualmente in vigore nel Regno Unito, chi arriva da Paesi inclusi nella Red List sanitaria (in particolare Sudamerica, Portogallo e parte dell'Africa) deve sottoporsi a quarantena di 10 giorni in una stanza d'albergo. "Voi sapete se Argentina-Brasile sarà giocata in Sudamerica o magari a Londra? Io non lo so - aggiunge Mourinho - so che il Portogallo giocherà a Torino e la Norvegia in Spagna. Non so altro. Vediamo cosa succederà e dove si giocherà. Ovviamente i club hanno il diritto di tutelarsi".

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Klopp: "Non possiamo far partire i calciatori"

Il pensiero di Mourinho è simile a quello di altri colleghi che allenano in Premier League come Klopp, Guardiola e Solskjaer.  "Penso che tutte le società siano d'accordo su questo aspetto - era stato il monito dell'allenatore del Liverpool a metà settimana - perché hanno tutte lo stesso problema e non possono far partire i calciatori come se niente fosse". Secondo la Fifa i calciatori delle nazionali sono dispensati da certi obblighi, ma in Gran Bretagna non tutte le autorità locali sposano il pensiero della Federazione. "Non possiamo lasciarli andare - aveva sottolineato Klopp - e poi trovarci in una situazione a causa della quale debbano stare 10 giorni in quarantena: non lo ritengo proprio possibile".