Brighton, De Zerbi: "Obiettivo prime 10, Guardiola inarrivabile"

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Il nuovo manager del club inglese si presenta in conferenza: "L'obiettivo è arrivare tra le prime dieci. Guardiola è inarrivabile, l'ho sentito, è felice che io alleni in Premier ed è pronto ad aiutarmi se ne avessi bisogno". Sulla fine dell'avventura allo Shakhtar: "Mi porto dentro la dignità del popolo ucraino e dei miei giocatori"

DE ZERBI, LE PRIME PAROLE IN INGLESE AL CANALE DEL BRIGHTON

Idee chiare e tanta voglia di fare bene. Il nuovo allenatore del Brighton Roberto De Zerbi si presenta in conferenza stampa e fissa subito gli obiettivi: "Migliorare il risultato dell’anno scorso, quindi entrare nelle prime 10 posizioni di Premier League. È chiaro che qualche novità da portare ce l’ho in testa, ma senza stravolgere nulla. Credo però che si possa sempre migliorare, il mio obiettivo è questo”. L’allenatore italiano ha poi aggiunto: "Per me più facile iniziare a lavorare al Brighton perché conosco il lavoro svolto da Potter prima del mio arrivo. I giocatori hanno le qualità e le caratteristiche, soprattutto mentali, per lo stile di calcio che voglio io, per giocare in maniera coraggiosa. "È chiaro che ora prendo una squadra che è quarta in classifica e questo mi dà più motivazione. Per me questa è una grande sfida, sono nel campionato più importante del mondo, per me è motivo di orgoglio essere in un club giovane, serio e con le idee chiare. Abbiamo molti giocatori forti. Ho visto le loro partite precedenti e li ho studiati tutti. La squadra sa cosa fare in campo e ha uno stile di gioco preciso".

"Guardiola pronto ad aiutarmi: è felice che io sia in Premier"

De Zerbi si prepara dunque a iniziare la sua avventura in Premier League, campionato dove allena anche Guardiola, uno degli allenatori maggiormente stimati dal manager del Brighton: "Credo che Pep sia un allenatore inarrivabile, lo ha dimostrato non solo in Inghilterra, ma anche in Germania e in Spagna. Ci siamo sentiti, è contento che io sia in Premier, mi ha parlato molto bene del club e mi ha detto che è pronto a darmi un aiuto se dovessi averne bisogno, ovviamente non quando giocheremo contro il Manchester City".

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"Mi porto dentro la dignità del popolo ucraino"

De Zerbi ha parlato anche della sua avventura alla guida dello Shakhtar Donetsk, conclusa anzitempo a causa del conflitto in Ucraina. "La scelta di andare in Ucraina è stata particolare, visto che potevo rimanere in Italia. Avevo scelto lo Shakhtar per i giocatori, il club e la Champions League. Tutto mi aspettavo tranne l'epilogo del 24 febbraio: è stato brutto non solo per la guerra, ma anche per aver lasciato una creatura che stava "nascendo". Mi porto dentro la dignità del popolo ucraino e dei miei calciatori, quello che posso fare è continuare a lavorare con la stessa passione e la stessa voglia", ha concluso l’allenatore italiano.