Haaland, il padre: "Vuole giocare in Serie A e in tutti i campionati d'Europa"

LA RIVELAZIONE
©IPA/Fotogramma

In un'intervista il padre del fenomeno norvegese rivela le intenzioni del figlio, che in futuro vorrebbe e potrebbe mettersi alla prova -e vincere- in ognuno dei cinque top campionati in Europa: quindi anche in Serie A

CITY-UNITED, IL DERBY DI MANCHESTER LIVE

In queste ore si sta preparando per il suo primo super derby di Manchester contro Cristiano Ronaldo ma in un futuro non poi così remoto -chissà- potrà anche capitare di vedere Erling Braut Haaland esultare alla sua maniera a San Siro, all’Olimpico di Roma o allo stadio Maradona. E di poter ammirare i gol del fenomeno norvegese sui campi della Serie A, da Monza a Reggio Emilia fino a Empoli e a Lecce. Non è fantacalcio o fantamercato, ma per ora una possibilità, rivelata direttamente dal papà dell’attaccante del City, ed ex calciatore, Alfie Haaland: “Penso che Erling voglia mettere alla prova le sue qualità in tutti i campionati -queste le dichiarazioni, riportate dal Times, che Haaland padre ha rilasciato per il documentario sul figlio, “Haaland, la grande decisione”- Quindi potrebbe giocare in ciascun campionato per tre o quattro anni al massimo. Potrebbe passare due anni e mezzo in Germania, due anni e mezzo in Inghilterra e poi in Spagna, Italia e Francia, no? Non sappiamo se succederà”. Nella stessa intervista, Alfie Haaland ha anche spiegato il motivo per cui il figlio, tra almeno sette possibili opzioni, ha scelto proprio il Manchester City: "Nella nostra lista pensavamo che fosse la squadra migliore. Il Bayern Monaco era la numero due, il Real Madrid la numero tre, il PSG la numero quattro. Altre squadre inglesi, che vanno abbastanza bene, ci volevamo, come Liverpool e Chelsea. Poi c’era il Barcellona. Tutte erano più o meno allo stesso livello per noi”.

Haaland quest'estate con la maglia del Genoa, mentre si allena

Haaland e quella maglia italiana indossata in estate

Non è dato sapere, al momento, se e quando questa eventualità di vederlo in Italia in effetti si concretizzerà. Per i costi -un’operazione complessiva da 100 milioni di euro per strapparlo al Borussia Dortmund e un ingaggio da 30 milioni netti annui- è difficile immaginare che la Serie A possa permettersi un giocatore del genere. Ma sognare non costa, in fondo, e l’irrefrenabile voglia di stupire e battere record di Haaland potrebbe in effetti portarlo a pensare di voler vincere ovunque. Dopo Bundesliga e Premier, quindi, anche in Liga, Ligue 1 e appunto in Serie A. Vestendo la maglia di una squadra italiana, come ha già fatto in estate, prima di aggregarsi al City. Probabilmente fu l’ex genoano e compagno di nazionale Ostigard, a regalare a Erling la maglia rossoblu, che l’attaccante utilizzò per lavorare con un preparatore prima di mettersi a disposizione di Guardiola. Che ora se lo gode al City, ma domani chissà.