Ronaldo, il Manchester United risponde dopo l'intervista e le accuse a ten Hag

CASO RONALDO

Dopo l'uscita della seconda parte dell'intervista concessa da Cristiano Ronaldo a Piers Morgan, in cui attacca l'allenatore ten Hag, il Manchester United risponde con un comunicato ufficiale, annunciando di aver "avviato le misure appropriate" in risposta alle parole del giocatore. Secondo alcuni media inglesi si potrebbe anche arrivare alla risoluzione del contratto

RONALDO LASCIA LO UNITED

E' arrivata la risposta ufficiale del Manchester United a Cristiano Ronaldo, dopo che nella serata di giovedì 17 novembre è stata mandata in onda la seconda parte dell'intervista integrale al portoghese (concessa al giornalista inglese Piers Morgan), quella in cui attacca direttamente l'allenatore del club.


Lo United ha intenzione di prendere provvedimenti nei confronti del giocatore, come si legge nel comunicato ufficiale: "Questa mattina il Manchester United ha avviato le misure appropriate in risposta alla recente intervista ai media di Cristiano Ronaldo. Non faremo ulteriori commenti fino a quando questo processo non raggiungerà la sua conclusione."

Possibile risoluzione del contratto?

Secondo "The Athletic", la risposta dello United potrebbe portare addirittura alla risoluzione del contratto con Cristiano Ronaldo (in scadenza a giugno 2023). Il club potrebbe infatti intraprendere un'azione legale contro il giocatore, per una possibile violazione del contratto, che potrebbe quindi comportare la rottura del suo attuale accordo. 


Il "Manchester Evening" riporta una clausola che sarebbe contenuta nel contratto di lavoro che ogni giocatore firma nel momento in cui si accorda con un club della Premier League. Una clausola che stabilisce che tutti i dipendenti sono obbligati a "rispettare e agire in conformità con tutte le istruzioni legali di qualsiasi funzionario autorizzato del club" e non sono autorizzati a "scrivere o dire qualsiasi cosa che possa portare discredito al club o causare danni al club”.

"Lo United dovrà prima determinare fino a che punto Ronaldo ha violato il suo contratto", scrive ancora il "Manchester Evening", e poi nel caso decidere se proseguire sulla strada che porterebbe alla risoluzione e alla separazione dal giocatore.

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approfondimento

L'intervista integrale di Ronaldo a Piers Morgan

Le parole di Cristiano Ronaldo

L'intervista integrale a Cristiano Ronaldo è stata mandata in onda da TalkTV in due parti, nelle serate di mercoledì e giovedì. Nella prima parte il giocatore accusava principalmente il club di aver fatto "zero progressi" negli ultimi 13 anni, e di aver ritrovato tutto identico a quando era partito per approdare al Real Madrid: "Quando ho firmato sono rimasto sorpreso, in senso negativo. Tutto era uguale. Mi sono accorto che il club era indietro, come se per loro l'orologio si fosse fermato". E ancora: "Dopo Sir Alex Ferguson, al Manchester United non c’è stata alcuna crescita, soprattutto se si fa il confronto con Real Madrid o Juventus, che hanno tecnologie e infrastrutture recenti e hanno sempre cercato di progredire anche dal punto di vista dell'allenamento e dell'alimentazione. Lo United è indietro rispetto ad altri grandi club".

 

Ma sono state soprattutto le dichiarazioni contenute nella seconda parte dell'intervista (peraltro già "anticipate" nei giorni precedenti dai media), a convincere lo United ad avviare provvedimenti contro il giocatore. Troppo pesanti le accuse nei confronti dell'allenatore, ten Hag, per essere ignorate. In particolare, Ronaldo racconta l'episodio in cui ten Hag avrebbe voluto farlo entrare negli ultimi 3' della partita con il Tottenham, quando lui abbandonò la panchina per protesta. "Penso che fosse una strategia del club spingermi al limite perché volevano che andassi via, non solo il mister ma pure due o tre dirigenti importanti. Mi sono sentito tradito. Il coach mi ha provocato. Voleva mettermi dentro per tre minuti, non sono quel tipo di giocatore. Lui mi ha mancato di rispetto. Per quello dico che non lo rispetto, perché lui non lo ha fatto con me".

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Bruno Fernandes: "Con Ronaldo nessun problema"

Intanto, il compagno di squadra e di nazionale di Ronaldo, Bruno Fernandes, ha parlato a Sky Sports UK dal ritiro del Portogallo in Qatar, spiegando che "non c'è alcun problema" con CR7, con il quale si era scambiato a stento un saluto nello spogliatoio. Bruno Fernandes ha sottolinea che si "è trattato solo di uno  scherzo".

"Non ho letto l'intervista, ma con Cristiano è tutto ok - spiega -. Siamo in Nazionale, con il Portogallo: la cosa principale alla quale penso è questa, dobbiamo stare concentrati tutti sul Mondiale. Cristiano ne ha giocati cinque, ci ha aiutati a essere qui e noi tutti vogliamo dare il massimo". A proposito della freddezza che traspare dal video, fra lui e CR7, aggiunge: "Ma l'avete vista con il suono? Era uno scherzo tra noi, ma senza l'audio non si capisce. La gente adesso non conosce la verità. Non ho problemi con alcuno, penso a fare il mio lavoro e basta".

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