Il 'Maestro' è tornato: Sandro Tonali si è (ri)preso il Newcastle

Come prima. Più di prima. Tonali è tornato. E sta trascinando un Newcastle che ora sembra più forte che mai. Ai livelli di quello che due stagioni fa conquistò un clamoroso quarto posto con tanto di ritorno in Champions League dopo oltre 20 anni d’attesa. Ma con un Sandro Tonali in più. Esaltato da un nuovo ruolo e da una condizione atletica di nuovo entusiasmante, come non gli accadeva da prima della squalifica per il caso-scommesse. Se i Magpies dopo 5 vittorie consecutive sono oggi la squadra più in forma del campionato più difficile del mondo lo si deve, certo, anche ai gol del fenomenale Isak – 9 nelle ultime 7 di campionato - ma soprattutto ad un nuovo assetto voluto da Howe che mette proprio Tonali al centro dei suoi meccanismi. Con Sandro da vertice basso del triangolo di centrocampo nel 4-3-3 il Newcastle, ora, sembra quasi invincibile: nelle ultime 9 partite in tutte le competizioni Tonali ha giocato davanti alla difesa in 8 partite e, forse non a caso, sono arrivate 6 vittorie e due pareggi. Tonali dopo il lungo stop ha dovuto inevitabilmente ritrovare brillantezza a livello fisico. Howe a partire dalla gara del suo ritorno in campo - il 28 agosto in Coppa di Lega a City Ground contro il Nottingham Forest - lo aveva inizialmente riproposto da mezzala destra. La posizione che l’allenatore di Amersham aveva pensato per lui nel Newcastle dell’anno scorso e nella quale aveva giocato da titolare le prime quattro partite della Premier League 2023/24. A cominciare da quella del suo indimenticabile esordio con gol a St.James’s Park: un esaltante 5-1 contro l’Aston Villa. Un amore sbocciato immediatamente quello tra Sandro e la Toon Army. Mai sopito durante l’inattività. E ribadito con lo striscione che lo ha accolto alla prima in casa dopo la squalifica contro il Tottenham il primo settembre scorso: "Midfield Maestro from Milano". Il professore del centrocampo. In quel momento Howe vedeva ancora Bruno Guimaraes nella posizione davanti alla difesa e al massimo concedeva a lui e Tonali la libertà di interscambio. Poi in coincidenza di una serie di risultati non certo esaltanti dei 'Magpies' Howe ha iniziato a sperimentare nuove soluzioni. Esempi? Joelinton esterno sinistro alto, con conseguente spostamento di Gordon da esterno destro. Quasi un paradosso per l’ex-Everton: mentre Gordon convinceva da titolare a sinistra in nazionale, nel suo club giocava sulla fascia opposta. Ma la vera svolta della stagione del Newcastle è arrivata con la mossa-Tonali. La sua formidabile prestazione da numero 6 del 30 ottobre in Coppa di Lega contro il Chelsea – impreziosita da un assist – ha convinto Howe che quella fosse la migliore soluzione per gli equilibri della squadra. Per la capacità di Tonali di leggere il gioco degli avversari e schermare la difesa, con lui in quella posizione la squadra è molto più solida. E libera al tempo stesso la voracità da ruba-palloni e l’attitudine ad aggredire correndo in avanti di Bruno Guimaraes. Tonali nel frattempo stava ritrovando gamba e morale. Aiutato anche dall’impiego con la nazionale di Spalletti e dal ritorno al gol contro il Belgio il 14 novembre: 460 giorni dopo l’ultima volta contro l’Aston Villa nell’agosto del 2023. Con Tonali vertice basso, incastonato tra i due brasiliani biondi Bruno Guimaraes e Joelinton, è arrivato un risultato fondamentale per ridare fiducia alla squadra: il 3-3 contro un Liverpool che arrivava a St.James’s Park dopo il 2-0 sul Manchester City. E una serie di prestazioni in crescendo in campionato che hanno permesso alla squadra una rimonta che l’ha portata al quinto posto in classifica. E guarda caso con Tonali in panchina sono arrivate le ultime due sconfitte del Newcastle: contro il West Ham in casa e contro il Brentford fuori. Due indizi, forse, non fanno una prova. Ma fanno riflettere. Tonali non è un amuleto. Ma una pedina insostituibile in questa squadra tornata a sognare la Champions a pieno diritto dopo le esaltanti vittorie esterne in casa di Man United e Spurs. A Newcastle sta bene. Non si è mai allontanato dalla città nel periodo festivo, visto il solito fitto calendario di impegni, e si è fatto raggiungere dai familiari per Natale e dagli amici più stretti per Capodanno, con la testa al campionato e alla semifinale di Coppa di Lega contro l’Arsenal. Occasione golosa per un club che non vince un grande trofeo dalla Coppa delle Fiere conquistata nel 1969 nella doppia finale contro gli ungheresi dell’Ujpest e non alza un trofeo nazionale addirittura dall’FA Cup vinta nel 1955 contro il Manchester City. Trionfi avvolti nella nebulosa del mito e dei racconti dei tifosi più anziani. Oltre che presenti nelle foto e nelle memorabilia affisse nei pub cittadini, a cominciare dal mitico Strawberry a pochi metri dallo stadio e dalle statue di Alan Shearer e Sir Bobby Robson. E proprio Tonali ha contribuito a raggiungere questa semifinale con una fantastica doppietta nei quarti contro il Brentford. In città il centrocampista di Lodi è circondato dall’affetto dei tifosi che ne hanno fatto subito un idolo. Il coro per lui – con tanto di rima con una famosa marca di birra italiana – è uno dei più gettonati a St.James’s Park e basta girare per le strade di Newcastle per trovare testimonianze d’affetto per lui. Ecco un murale in suo onore nella centralissima Old George Yard. Con tanto di riferimento allo storico coro “Have you ever seen a Mackem in Milan”, che ricorda l’esodo dei 20.000 tifosi al seguito dei 'Magpies' per un Inter - Newcastle 2-2 di Champions League dell’11 marzo 2003 , senza dimenticare lo sfottò per i rivali del Tyne-Wear derby del Sunderland. Storie ormai note per Sandro Tonali. Italiano sì, ma anche un po 'Geordie'. Con lui al comando del centrocampo il ritorno in Champions della 'Toon Army' non sembra più impossibile.

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Paolo Ciarravano