Il talento inarrestabile di Lucas Bergvall

Un gol, un assist e il premio di Mvp del match sabato scorso nel derby contro il West Ham. Un autogol procurato e il premio di Mvp del match martedì, all’esordio in Champions League contro il Villarreal. Gli ultimi cinque giorni di Lucas Bergvall sono stati speciali e ora il centrocampista classe 2006 è il grande protagonista in casa Tottenham. Arrivato da ‘semi sconosciuto’ nell’estate del 2024 per 20 milioni dal Djurgården, in poco più di un anno è diventato la stella del centrocampo degli Spurs. Ma lui non si scompone. In campo o fuori, non c’è differenza: rimane sempre calmo. A colpire è però soprattutto la sua attitudine quando gioca. Elegante ma allo stesso tempo combattivo: quando ha il pallone tra i piedi ha sempre la testa alta, quando non ce l’ha corre come un forsennato per recuperarlo. Ha talento e grinta, qualità che combinate formano il centrocampista perfetto. E non è un caso se in Svezia è sempre stato considerato un predestinato. Bergvall nasce a Stoccolma il 2 febbraio del 2006 e cresce nel vivaio del Brommapojkarna, la squadra da dove sono partiti anche Gyökeres e Kulusevski, oggi suo compagno al Tottenham. Nel 2020, a 14 anni, va in prova al Manchester United e al Feyenoord, ma sceglie di restare in Svezia per continuare a crescere con maggiore calma. A 16 anni è già titolare nella seconda divisione svedese e a 17 va a giocare nel massimo campionato, al Djurgården. Da lì lo acquista il Tottenham e così a 18 anni è già in Premier League. Nel mezzo, tantissime partite con le Under svedesi, fino all’arrivo in nazionale maggiore, con cui ha già quattro presenze. Nel 2024 gli Spurs riescono ad acquistarlo battendo la concorrenza del Benfica e del Barcellona, che lo considerava il perfetto vice di De Jong. Non a caso, Bergvall è da sempre paragonato al centrocampista olandese, con cui condivide caratteristiche fisiche e tecniche. Come evidenziato dai dati forniti da Soccerment, nella scorsa Premier League Bergvall si è distinto per: intercetti: 1,79 ogni 90 minuti palloni recuperati: 5,45 ogni 90 minuti percentuale di passaggi corti riusciti: 84% percentuale di passaggi lunghi riusciti: 67% percentuale di possesso mantenuto: 84% conduzioni progressive: 2,08 ogni 100 tocchi Questi dati raccontano alla perfezione la versatilità di Bergvall, che è un centrocampista capace di fare la differenza in entrambe le fasi di gioco. Recupera tanti palloni in fase difensiva e una volta che entra in possesso del pallone sa gestirlo con qualità, o servendo un compagno o provando un’azione personale. In poche parole, è il prototipo del centrocampista ‘box to box’ di cui si sente tanto parlare. Del suo talento si è accorto anche Pep Guardiola, che nella passata stagione lo ha elogiato pubblicamente: “Ogni volta che ha la palla e corre è inarrestabile”. E inarrestabile sembra essere anche la sua crescita. Per questo Thomas Frank non lo toglie più dal campo, e lui lo sta ripagando con grandi prestazioni. Dopo l’esordio vincente in Champions ha ammesso: “È un sogno diventato realtà, tutto questo è quello che ho sempre sognato fin da bambino”. Ma guardandolo giocare sembra che questo sogno sia appena cominciato. Perché Bergvall corre, lotta e illumina il gioco come se fosse nato per diventare un campione. E se questo è solo l’inizio, per lui e il Tottenham il meglio deve ancora venire.

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Emiliano Tomasini