Ausilio: "De Boer già in discussione? Stupidata"

Serie A
Piero Ausilio allontana le voci su De Boer (Getty)
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Durante la presentazione di Joao Mario il ds dei nerazzuri nega con forza le voci su un De Boer già a rischio. Il nuovo acquisto portoghese: "Voglio ripagare la fiducia". Thohir: "Bisogna parlare poco e lavorare tanto"

"Dovrei usare un termine non opportuno, ma non lo faccio perché ci sono delle signore. Mi limito a dire che è una stupidata e questa è l'idea della società e di tutta l'Inter". Così Piero Ausilio in merito alle voci che vorrebbero Frank de Boer già in bilico dopo la figuraccia di ieri in Europa League. "Bisogna parlare poco e lavorare tanto, tutti, non bisogna sempre trovare una giustificazione, dobbiamo pensare a risolvere problemi - afferma il direttore sportivo dell'Inter nel corso della presentazione di Joao Mario - Ieri abbiamo fatto una bruttissima partita, ma è la prima di sei gare, abbiamo un minitorneo da affrontare, basterebbe vincerne tre e fare due pareggi per qualificarci. Dobbiamo prendere coscienza degli errori, crescere tanto e lavorare tantissimo". Secondo Ausilio "Siamo indietro perché l'allenatore non ha fatto tante partite e neanche tanti allenamenti, non è mai facile costruire qualcosa di importante senza avere del tempo a disposizione. Dovete avere pazienza anche voi, allo stesso tempo - continua - sappiamo che in Italia tutti ci aspettano, l'Inter in particolare viene aggredita nelle situazioni di difficoltà. Questo è un piccolo momento di difficoltà, ma possiamo venirne fuori con il piglio giusto e abbiamo una grandissima occasione già domenica contro la Juventus".

Presentato Joao Mario: "L'atmosfera resta positiva" - "L'atmosfera resta positiva. Abbiamo vinto contro il Pescara. Ovviamente dobbiamo migliorare ma siamo fiduciosi, possiamo fare bene in futuro". Il centrocampista dell'Inter Joao Mario, presentato alla stampa, spiega che la squadra nerazzurra è fiduciosa nonostante la sconfitta di ieri contro l'Hapoel Beer Sheva nell'esordio di Europa League. Joao Mario è convinto che l'Inter possa riscattarsi già domenica nel big match contro la Juventus a San Siro: "Spesso ha la meglio la sfavorita, penso al nostro Portogallo: non eravamo i favoriti, ma è stata la nostra forza per vincere l'Europeo. La partita con la Juve è molto importante. Credo che la squadra potrà farà bene". 

"Voglio ripagare la fiducia" - Il secondo acquisto più pagato della storia dell'Inter, arrivato questa estate dallo Sporting per 40 milioni di euro più 5 di bonus, promette di ripagare la fiducia del club nerazzurro e di dare l'esempio in campo senza sentirsi necessariamente un leader. "Voglio ripagare l'Inter per la fiducia concessami - dice in conferenza - quando il pubblico vede che è un giocatore è stato pagato tanto si aspetta risultati importanti subito, ma io ho un contratto di cinque anni e spero di ripagare la fiducia". Con la maglia del Portogallo, Joao Mario ha vinto gli Europei imparando molto anche da Cristiano Ronaldo: "Quando si gioca con un giocatore come lui si acquisisce automaticamente una mentalità vincente. Per me è importante continuare a vincere sempre, non fermarmi e adagiarsi sui successi già ottenuti. Io leader dell'Inter? Per me è un periodo di adattamento, sto vedendo come funzionano le cose. Ci sono tanti giocatori importanti come Miranda, Icardi… per me è importante dare il buon esempio più che essere leader".

Thohir: "Parlare poco e lavorare sodo" - Così il presidente dell'Inter Erick Thohir. L'indonesiano affida il suo pensiero al sito ufficiale del club. "Purtroppo la prima partita di Europa League non è andata come volevamo. Non solo il risultato è stato molto negativo, ma la prestazione dei ragazzi non è stata all'altezza di quello che ci  aspettavamo e di quello che possono fare", ammette Thohir, che rinnova la fiducia al tecnico Frank De Boer. "Non bisogna distrarsi in un momento così complicato e dobbiamo essere assolutamente vicini a Frank De Boer che saprà trovare il modo per far crescere questo gruppo di ragazzi e riportarli a lottare per le  posizioni che un club come il nostro merita. Bisogna parlare poco e lavorare sodo. Ci vuole concentrazione, fiducia, rispetto per i nostri tifosi e carattere per rialzarci. Ma siamo l'Inter - conclude - e sono  sicuro che lo faremo".