ESCLUSIVA. Lo scrittore napoletano, intervistato a New York, parla del Napoli, di Sarri, Maradona e Higuain. Ibra e Insigne? "Potrebbero fare gli attori in Gomorra"
In America il Napoli è la squadra più tifata dagli emigranti anche di vecchia generazione. A New York, Roberto Saviano ha fatto una lunga chiacchierata con Fabio Russomando in esclusiva per Sky Sport, per parlare proprio di Napoli, della stagione senza Higuain, di Sarri e, immancabilmente, di Maradona.
Competitivi anche senza il Pipita - "La partenza di Higuain non mi dispiace, tutti lo hanno attaccato per il tradimento, ma secondo me può permettere al Napoli di essere più fluido". Saviano crede nello scudetto ma non si sbilancia: "Se dico che sono fiducioso e poi il Napoli perde sono uno jettatore, ma se dico sì e magari è l'anno buono divento un portafortuna... tifo napoli e spero che la Juve inciampi".
I punti di forza di questo Napoli per Saviano sono l'attacco, una difesa che si è rafforzata, e lo spogliatoio: "E' una squadra che ha armonia".
"Sarri mi ricorda Zeman" - Sono tre gli aggettivi con cui Saviano descrive l'allenatore del Napoli: ruvido, disciplinato, militare. "Mi è simpatico, è l'allenatore che più mi ricorda come personalità una mia passione, che era Zeman, anche se in campo sono molto diversi".
Ibra in Gomorra? Un criminale dell'est Europa - Se il tema Champions è smarcato con una frase fatta ("E' sempre un terno al lotto") il capitolo Gomorra viene approfondito in modo simpatico: "Ibra appassionato a Gomorra? Adatto per un ruolo da criminale dell'est Europa... Insigne potrebbe fare un ragazzino di qualche piazza, come possibilità di interpretarlo".
Maradona, el pueblo in campo - "Per Maradona nutro sempre un immotivato affetto, non dimenticherò mai la semifinale Italia-Argentina di Italia '90... tifammo Argentina almeno da metà in poi della partita". Saviano spiega che Diego aveva dato una possibilità di riscatto: "Per me Maradona è ancora questo, è ancora Napoli, il sogno di un talento che può farti passare una gran giornata nonostante tutto vada male".