VIDEO. Il no dell'ex capitano al "nuovo Milan" apre un grande interrogativo, il club dovrà trovare un'altra strada. Che non per forza dovrà coincidere con un altro vecchio simbolo della storia rossonera
Il no di Maldini lascia spazzati tutti, nonostante fosse nell'aria da qualche giorno. Fassone, che tra una settimana partirà direzione Cina, incassato il no, dovrà trovare un'altra strada. Che non per forza dovrà coincidere con un altro vecchio simbolo della storia rossonera. Perché Maldini è Maldini, perché Maldini era la prima e unica scelta e qualunque altro nome sarebbe un ripiego, perché Maldini è capo popolo soprattutto per quella vecchia guardia che lo ha preso come capitano prima e riferimento milanese e milanista nonostante fosse fuori dal club da tanti anni.
Ecco perché trovare un'alternativa a Maldini è complesso. Ci sarebbe Ambrosini, ma il ruolo che avrebbero pensato i cinesi per lui è nettamente inferiore come spessore a quello disegnato per Maldini. Tutto quindi resta fermo. Con Fassone che se da una parte non avrà il "peso" di un Paolo Maldini in casa, dall'altra avrà un maggiore carico di responsabilità per non averlo accontento. Lui, naturalmente, per conto della proprietà cinese. Maldini ha detto no, più che alla proposta che gli era stata fatta, al nuovo Milan. Che è pronto a partire, senza bandiera, e con un insospettabile no.