Sopralluogo della polizia nel condominio di Maurito. Il confronto con gli ultras, come riferiscono testimoni oculari, non è in realtà avvenuto. Un residente nello stabile: "Non ci siamo davvero accorti di niente"
Sopralluogo della Digos questa mattina nel condominio dove abita Mauro Icardi: gli agenti, come elemento utile alle indagini, hanno ritirato le registrazioni delle telecamere dell'elegante stabile in zona San Siro dove ieri sera un gruppo di ultrà ha cercato un confronto con il numero 9 dell'Inter. Confronto che, come riferiscono testimoni oculari, non è in realtà avvenuto: Icardi era già salito in casa quando gli ultras hanno appeso lo striscione, rimosso già ieri sera, e si sarebbe accorto della contestazione solo dalla televisione.
Gli ultras sotto il palazzo sono però riusciti a parlare con alcuni nerazzurri che vivono nello stesso stabile: i giocatori dell'Inter hanno consigliato loro di andare a casa. I condomini non sono turbati. "E' una roba da matti", commenta una signora uscendo dal portone. "Non ci siamo davvero accorti di niente - sostiene un altro -, lo abbiamo scoperto da internet".
Mattinata di routine inytanto anche per la famiglia Icardi: l'attaccante si è recato regolarmente alla Pinetina per l'allenamento prima di rientrare, scuro in volto, poco prima delle 15; Wanda invece è stata accompagnata dall'autista per un giro di commissioni, tornando a casa per l'ora di pranzo. L'unico elemento differente dal solito riguarda Coco, il cane weimaraner di famiglia, accompagnato per la passeggiata del mattino dalla colf invece che dallo stesso Icardi il quale se ne occupa quotidianamente.