Mancini: "Difficile dirigere un club dall'estero"
Serie AOspite a un incontro con gli studenti della Luiss di Roma, l'ex allenatore dell'Inter ha parlato della fine del rapporto con il club nerazzurro: "Essere un cinese o un indonesiano in un nostro club, non è complicato. Loro non capiscono quello di cui ha bisogno la squadra, quindi un po' di difficoltà ci possono essere"
"In Italia la squadra ha bisogno di sentire la presenza della società, sempre vicina in tutti i momenti. A volte è difficile andare d'accordo fra italiani. Essere un cinese, un indonesiano, un italiano e un inglese è un po' più complicato. Loro non capiscono quello di cui ha bisogno realmente la squadra, quindi un po' di difficoltà ci possono essere". L’ex allenatore dell’Inter Roberto Mancini ha incontrato gli studenti dell'Università Luiss di Roma e ha risposto alle curiosità dei problemi dell'Inter. Il rapporto tra Mancini e la società nerazzurra è andato deteriorandosi con il tempo, fino all'addio a dieci giorni dall'inizio del campionato.
"Il mio divorzio dall'Inter - ha spiegato il Mancio - è stato consensuale. Abbiamo provato ad andare avanti per tutta la preparazione però purtroppo non c'erano più le condizioni per andare avanti". Mancini aveva previsto le difficoltà di De Boer e allo stesso tempo annuncia problemi anche a chi, eventualmente, ne prenderà il posto: "Gli allenatori esonerati vengono sostituiti da altri che poi fanno peggio. L'allenatore precedente conosce, non ha bisogno del tempo che serve a quello nuovo: magari il campionato, i giocatori. Anche per questo credo che le società debbano essere un po' più chiare nel valutare i risultati (negativi e positivi) prima di esonerare un allenatore".