Nell’ambito dell’inchiesta “Fuorigioco” la Procura della Figc, per una serie di violazioni al regolamento agenti e al codice di giustizia sportiva, ha deferito anche 60 tesserati
Sono 14, e non 16 come inizialmente comunicato dalla Figc, le società deferite dalla procura Figc per una serie di violazioni al regolamento agenti e al codice di giustizia sportiva sulla base degli atti dell'inchiesta della procura di Napoli denominata 'Fuorigioco'. Sono infatti state archiviate le posizioni di Lazio e Portogruaro in ordine agli addebiti contestati a Marco Moschini e Giammario Specchia. L'inchiesta della procura di Napoli mira a far luce su presunte evasioni fiscali legate alle cessioni di calciatori e vede coinvolti procuratori, dirigenti di società e in alcuni casi anche gli stessi atleti. Le società deferite sono: Inter, Juventus, Napoli, Palermo, Chievo, Genoa, Pescara, Catania, Cesena, Ternana, Vicenza, Livorno, Grosseto e Reggina.
Tra gli oltre 60 tesserati citati nelle decine di pagine del faldone riguardante i deferimenti operati dalla procura federale, vi sono dirigenti, calciatori ed ex calciatori, ed agenti di calciatori molto noti. Tra i primi, spiccano i nomi di Aldo Spinelli (all'epoca dei fatti dirigente del Livorno), Jean Claude Blanc e Alessio Secco (Juventus), Aurelio de Laurentiis e Pierpaolo Marino (Napoli), Giorgio Perinetti (Siena), Giovanni Sartori (Chievo), Igor Campedelli (Cesena), Piero Leonardi (Parma), Mario Cognigni (Fiorentina).
Quanto ai calciatori, o ex, sono stati deferiti anche Ciro Immobile (all'epoca dei fatti alla Juventus e al Genoa), Guglielmo Stendardo (all'epoca dei fatti all'Atalanta), Francesco Tavano (Livorno), Massimo Oddo (Milan e Lecce), Emanuele Calaiò (Napoli e Siena), Salvatore Aronica (Palermo), Erion Bogdani (Verona, Cesena e Siena), Giuseppe Sculli (Genoa e Lazio), Pasquale Foggia (Lazio e Sampdoria), Adrian Mutu (Fiorentina), Hernan Crespo, Diego Milito, Thiago Motta e Hugo Campagnaro (Inter), German Denis (Atalanta). Quanto agli agenti di calciatori, sono stati deferiti anche Alessandro Moggi e Riccardo Calleri.