Gagliardini salta la Juve: “Ma non c’era fallo”
Serie AIl centrocampista dell'Atalanta era diffidato, con il giallo rimediato a Bologna sarà squalificato per la trasferta allo Stadium: "Però sono scontento, non c'era fallo. Il Leicester? Troppo per noi, ma viviamo qualcosa di incredibile"
E’ uno degli uomini del momento. Anzi, dei ragazzi. Quei gioielli di Zingonia che brillano forte e fanno volare l’Atalanta in classifica. Un’altra vittoria, nessuno in Europa come la squadra di Gasperini nell’ultimo periodo. Ed il 2-0 di Bergamo è soltanto la conferma di un periodo d’oro in casa Atalanta. Eppure c’è chi, la gioia del Dall’Ara, non se l’è goduta a pieno. Perché l’ammonizione rimediata pesa eccome, Gagliardini lo sa: “Sono abbastanza scontento, ma non per la vittoria della squadra ovviamente. Ma per la squalifica che mi farà saltare la Juventus”, commenta a fine gara il centrocampista nerazzurro che era diffidato e che quindi non sarà a disposizione per la gara contro i bianconeri allo Stadium. Gagliardini però torna anche sull’episodio che ha portato al giallo: “Non c’era nemmeno il fallo secondo me, quindi neppure l’ammonizione”, ha sottolineato il centrocampista dell’Atalanta.
Per molti, la squadra di Gasperini è il Leicester italiano. Ne ha parlato lo stesso Claudio Ranieri, ma Gagliardini non è d’accordo: “Mi sembra troppo per noi come paragone, anche se la Juventus oggi ha rallentato perdendo a Genova. Però là davanti vanno forte, anche noi ultimamente stiamo facendo bene ma è ancora troppo presto per parlare”. I segreti tattici dell’Atalanta? “Quando difendiamo, andiamo subito avanti con la massima aggressione possibile per rubare il pallone e attaccare la porta”, racconta Gagliardini. Che poi commenta lo straordinario momento dei ragazzi, come lui, cresciuti nel settore giovanile dell’Atalanta: “Arrivare in A con questa maglia era l’obiettivo di tutti quando abbiamo cominciato, noi poi eravamo in un settore giovanile prestigioso. Ognuno lo pensava che sarebbe stato bello arrivare tutti insieme qui, ora ci siamo e - conclude Gagliardini - stiamo vivendo qualcosa di incredibile”.