Closing, le condizioni di Berlusconi per il rinvio

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berlusconi (getty)

Il presidente del Milan detta le condizioni per la proroga di 30 giorni del closing societario con il gruppo cinese, che entro venerdì 2 dicembre deve trovare i 420 milioni che mancano. Proprio per questo sembra sempre più probabile che un rinvio sia necessario.

Closing rinviato? - Sarà un venerdì di passione quello che attende il Milan sul fronte del closing societario. Il 2 dicembre, infatti, sarà di fatto l’ultima data utile per il gruppo cinese che vuole prelevare il club rossonero per raccogliere i 420 milioni necessari per la chiusura della trattativa. E’ vero il termine ultimo per la firma è fissato al 13 dicembre, ma nel caso non dovessero arrivare i soldi entro venerdì sarebbe quasi impossibile arrivare per quella data alle autorizzazioni bancarie necessarie. Marco Fassone, il futuro Ad incaricato dal gruppo cinese, resta ottimista sulla possibilità di ottenere i soldi per venerdì, ma l’ipotesi della concessione di una proroga da parte di Berlusconi sembra sempre più probabile.

Le condizioni di Silvio - Un’agevolazione che però potrebbe costare cara ai cinesi, secondo quelle che sono le condizioni che l’attuale presidente del Milan vorrebbe imporre nel caso di di proroga. Prima di tutto, in cambio di un rinvio di 30 giorni, Berlusconi pretenderebbe il pagamento immediato di altri 100 milioni, oltre a quelli già versati come caparra dal gruppo orientale. Poi vorrebbe conservare per sé un ruolo importante, da vero presidente, che possa decidere dunque in maniera autonoma, come d’altronde aveva già chiesto nei giorni scorsi a più riprese. Inoltre nessun vice presidente cinese, la conferma di Galliani nel ruolo di Amministratore delegato e al massino un solo rappresentante del gruppo asiatico come referente sulla parte commerciale. Insomma, cinque richieste ben precise e molto impegnative, alle quali i cinesi, sempre che vogliano realmente comprare il Milan, dovranno sottostare. Non resta che aspettare venerdì.