L'Udinese vince sul campo dell'Atalanta con una prova di sofferenza e cinismo. Delneri - in quanto ex della gara - non ha esultato perché 'a Bergamo ho vissuto anni importanti'
Dopo il Bologna, ecco il colpo in casa dell’Atalanta: l’Udinese continua a vincere. Zapata, Fofana e Thereau stendono la favola nerazzurra di Gasperini, friulani che volano a 21 punti in classifica. Ecco il Delneri-pensiero al termine del match valido per la 16.a giornata di Serie A. Queste le sue parole ai microfoni di Sky Sport.
Grande sofferenza - "Dire sofferenza è poco. L’Atalanta ha giocato un grandissimo primo tempo e avrebbero meritato di passare in vantaggio: loro hanno creato davvero molto ma noi abbiamo avuto la fortuna di contare su San Karnezīs. Non ci siamo mai presi d’animo. Nel secondo tempo abbiamo concesso meno e abbiamo sfruttato gli spazi che ci concedevano, ottenendo qualcosa in più".
L'ex che non esulta - "Io in quanto ex non ho esultato. Siamo stati insieme anni, anni importanti. Il rapporto che si è creato tra me, la città, la curva è molto intenso. Questo rapporto non si scalfirà mai, nemmeno dopo una vittoria o una sconfitta. Quello che ho passato io a Bergamo è anche un rapporto familiare".
I segreti di questa Udinese - "Abbiamo dei valori importanti come la sofferenza, l’attenzione, il rispetto, la qualità. La gioia di preferire un passaggio a un compagno piuttosto di un gol personale. Siamo sulla buona strada, noi dobbiamo pensare a fare il nostro campionato, dignitoso e giusto".