Nicola: "Vero Crotone solo nel primo tempo"

Serie A
Davide Nicola, allenatore del Crotone (Getty)
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Un ottimo primo tempo non basta al Crotone per ottenere punti alla Dacia Arena contro l’Udinese. L’allenatore della formazione rossoblù Nicola bacchetta la sua squadra: "Competitivi con tutti ma solo se giochiamo come nei primi 45 minuti"

Favola a rischio - Applausi, rammarico e zero punti. E una classifica che continua ad essere sempre più problematica. Terzultimo posto a quota nove punti, divario con l’Empoli che adesso è di cinque lunghezze. Un distacco che inizia ad essere importante per il Crotone. Che alla Dacia Arena gioca bene, almeno nel primo tempo, va più volte vicino alla rete del vantaggio ma poi crolla sotto i colpi di Thereau. "L’Udinese ha due grandi attaccanti, bisogna stare attenti", le parole di Davide Nicola. Un avvertimento che evidentemente non è bastato al suo Crotone, che torna da Udine con in tasca zero punti e tanto rammarico. "Il campionato dice che c’è un gruppetto di quattro squadre che sta lottando per rimanere in Serie A, ogni squadra con la propria forza, la propria storia e le proprie potenzialità. Noi continuiamo a credere ad una favola, una favola raggiungibile", il pensiero di Nicola. Che però sa benissimo che adesso è necessario invertire al più presto la rotta.

Poco cinici – Una sconfitta, quella maturata dalla formazione calabrese alla Dacia Arena, che Davide Nicola, allenatore del Crotone, ha commentato così pochi minuti dopo la fine del match: "Abbiamo disputato un ottimo primo tempo, forse il migliore della mia gestione, anche considerando che incontravamo una squadra in forma, che stava bene ma nella prima frazione di gioco non si è vista la differenza. Abbiamo avuto due, tre occasioni e non le abbiamo sfruttate, non siamo stati cinici e poi abbiamo commesso un errore prima della fine del primo". Allenatore della formazione rossoblù che poi prosegue: "Il Crotone ha una sua identità, ma siamo consapevoli che per essere competitivi contro tutti dobbiamo giocare come nel primo tempo. E’ quello il nostro dna, la nostra identità. Non dobbiamo subire contraccolpi dalle sconfitte né esaltarci con le vittorie: ogni partita deve essere un battaglia, dobbiamo provare a fare punti con tutti ma se si gioca come negli ultimi 25 minuti del secondo tempo difficilmente se ne faranno", conclude Davide Nicola.