Una partita all'attacco dei bergamaschi, che però faticano a concretizzare e nella ripresa passano anche in svantaggio con la terza rete di fila di Mchedlidze. Al 74' il pareggio di Kessié, che nel finale crea anche l'azione dalla quale nasce il gol di D'Alessandro che consegna i tre punti alla squadra di Gasperini
ATALANTA-EMPOLI 2-1
51' Mchedlidze (E), 74' Kessie (A), 92' D'Alessandro (A)
La cronaca e le pagelle
Finisce 2-1 tra Atalanta ed Empoli nell'anticipo della 18^ giornata di Serie A (turno infrasettimanale). Una partita strana, soprattutto per i bergamaschi, praticamente sempre all'attacco ma costretti a inseguire l'avversario dal 51' al 74', minuto del pareggio firmato Kessié. L'ivoriano, entrato nella ripresa, dà una marcia in più alla squadra di Gasperini che nel finale trova il gol partita di D'Alessandro (altro giocatore entrato nel secondo tempo). Per i toscani l'illusione del vantaggio firmato Mchedlidze (ancora in gol dopo la doppietta al Cagliari). Per i bergamaschi la vittoria del cuore dopo il buon pareggio con il Milan; per i toscani, invece, sfuma la possibilità di mettere da parte punti importanti in chiave salvezza.
Così in campo - Gasperini sceglie per i suoi il 3-4-1-2. L'11 nerazzurro dovrebbe prevedere Sportiello tra i pali, in difesa Masiello, Caldara e Zukanovic, a centrocampo Conti e Spinazzola esterni con Gagliardini e Freuler in mezzo, quindi Kurtic sulla trequarti e la coppia Petagna-Gomez in attacco. Dall'altra parte Martusciello deve fare i conti con l'emergenza in difesa, ma non rinuncia al 4-3-1-2 con Skorupski in porta, Cosic e Dimarco esterni, in mezzo Bellusci e Costa. A centrocampo Tello, Diousse e Buchel, con Croce che torna a fare il trequartista; in attacco confermato il duo Mchedlidze-Marilungo.
Primo tempo - Petagna, Kurtic, Conti. Praticamente i tre nerazzurri trascorrono tutto il primo tempo ai confini dell'area dell'Empoli. Ma quasi mai non oltre. Conti gode di molta, troppa libertà; Petagna, invece, partecipa parecchio allo sviluppo del gioco sacrificando però quella che è la sua principale funzione: fare la punta centrale e segnare (3 gol in 18 giornate). Un diagonale di Gomez (dai suoi piedi passano tutte le azioni nerazzurre) sull'esterno della rete è la chance migliore di un'Atalanta che crea tanto e conclude poco. Non brilla invece Gagliardini, obiettivo di mercato di Inter e Juve. Quanto all'Empoli, poche, pochissime tracce nei primi 45'.
Nella ripresa... - Atalanta più determinata e aggressiva. Su una delle prime accelerazioni dei bergamaschi arriva un pericoloso tiro di Kessie, appena entrato al posto di Kurtic. Skorupski para, ma l'episodio sembra essere un classico preludio al gol. E in effetti è così, anche se a passare in vantaggio è l'Empoli. I toscani sfruttano una delle armi migliori dell'Atalanta: le palle inattive. E' il 51' quando Di Marco calcia una punizione tagliata e Mchedlidze anticipa tutti battendo Sportiello con una deviazione ravvicinata. Dopo la doppietta dell'appena trascorso weekend, per lui questo è il 3° gol in campionato.
Il finale, Kessié super - L'Atalanta reagisce e attacca a testa bassa. Il pareggio di Kessié è una liberazione e la conferma del valore del giocatore arrivato a quota 6 gol in campionato (1 in Coppa Italia). Empoli alle corde, ma come nel primo tempo i padroni di casa faticano a concretizzare. Ed è così fino al 92', quando nella bagarre del recupero arriva la rete di D'Alessandro. Anche stavolta c'è lo zampino di Kessié, che in precedenza aveva colpito pure una traversa e del quale probabilmente non si dovrebbe mai fare a meno.