Napoli, Sarri: "Meriteremmo di avere più punti"

Serie A
Maurizio Sarri, allenatore del Napoli (Getty)

Spettacolare 3-3 nell’ultima sfida dell’anno tra la squadra di Paulo Sousa e quella di Sarri, Gabbiadini porta un punto alla sua squadra segnano il rigore al minuto 95. "Era Manolo che doveva tirare il rigore, niente di strano. Bernardeschi ci ha messi in grande difficoltà perché è straordinario. Continuiamo a sbagliare troppo in certi momenti"

Un pareggio acciuffato all’ultimo minuto, il Napoli chiude con un pareggio contro la Fiorentina il suo 2016. Manolo Gabbiadini segna il rigore nei minuti di recupero dopo le reti di Insigne e Mertens; la doppietta di Bernardeschi e il gol di Zarate fissano il punteggio sul 3-3. Napoli che perde due punti dalla Roma seconda e sale a 35; nella prima sfida del 2017 affronterà la Sampdoria. Ai microfoni di Sky Sport Maurizio Sarri analizza in questo modo la bella partita del Franchi: "Sul rigore calciato da Gabbiadini ero tranquillo perché Manolo è il più freddo di tutti ed è giusto che abbia tirato lui. Sei è un giocatore in partenza? Non so, la sua situazione in questo tipo di momento non mi interessa e non per questo non devo fare tirare rigori non interessa quello che è fuori al campo".

Bernardeschi straordinario -
"I gol della Fiorentina sono indiscutibilmente belli, il problema è che loro sono riusciti ad arrivare lì. Secondo me anche oggi abbiamo peccato a livello di maturità perché una squadra che vuole fare risultato a tutti costi dovrebbe far fare più fatica gli avversari che vogliono pareggiare. Abbiamo sofferto Bernardeschi, ma neanche Maradona era facile da affrontare… Non voglio fare paragoni che sono una bestemmia, voglio solo dire che la posizione in campo diventa secondaria quando un giocatore ha certe qualità: lui questa sera ha fatto una partita straordinaria in qualsiasi punto del campo, noi abbiamo sbagliato qualcosa e loro ne hanno approfittato. Bernardeschi è un giocatore straordinario. Si dice che spesso che finirà in una grandissima squadra ma credo che certi talenti siano difficili da trattenere; oltre alla tecnica ha una qualità e una coordinazione eccezionali e questo è un denominatore comune di tutti più grandi. Ci ha messi in difficoltà questa sera perché era davvero molto ispirato".

Serve un cambio di mentalità - "Noi abbiamo un potenziale enorme ma per alcune cose mettiamo costantemente il risultato in discussione. Un allenatore non ha il telecomando per guidare i suoi calciatori in tutte le fasi di gioco, non può interpretare situazioni e movimenti di un singolo giocatore in determinati momenti. Quello che mi fa venire rabbia è che io sto cercando di creare una mentalità un po' diversa da quella che abbiamo oggi e vedo che si sta facendo un po' di fatica ad assumere atteggiamenti diversi in certi momenti della partita. Agonisticamente si nasce cattivi, quello che si può fare un allenatore non è trasformare un giocatore a livello di testa però si può cercare nel trasformarlo a livello di attenzione e concentrazione. Questa squadra ha espresso un calcio che avrebbe meritato più punti".