LA FOTOGALLERY. Atteso dal traguardo delle 600 gare in bianconero nella finale di Supercoppa contro il Milan, Gigi ha scritto la storia del club dal 2001 tra vittorie, record e momenti memorabili. "E non è finita qui", ha promesso il capitano della Juventus
Ad un passo da un nuovo traguardo in carriera, Gigi Buffon taglierà le 600 presenze complessive con la maglia della Juventus. Ormai un simbolo del club dal 2001, anno che ha inaugurato un capitolo denso di gioie e record personali, il capitano bianconero affronta una nuova sfida in Supercoppa contro il Milan. Se il primatista assoluto resta del Piero a quota 705, il numero ‘1’ della Juve non ha nessuna intenzione di fermarsi -
Tutto sulla Supercoppa 2016
Riavvolgiamo il nastro fino al 3 luglio 2001, data che segna il passaggio di Buffon dal Parma alla Juventus per 75 miliardi di lire più il cartellino di Bachini: si tratta di una cifra record nella storia del club bianconero, prezzo che rende Gigi pure il portiere e il calciatore italiano più costoso di sempre. Una spesa giustificata nei 15 anni successivi. Il battesimo a Torino gli riserva il primo scudetto vinto ai danni dell’Inter negli ultimi 90’ -
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Nella stagione successiva la bacheca di Buffon aggiunge un’altra Supercoppa italiana (già vinta a Parma nel 1999) e un secondo scudetto con Marcello Lippi. Nonostante la beffa di Manchester in Champions contro il Milan, Gigi para tre rigori tra semifinale e finale venendo premiato dalla Uefa come il miglior giocatore della stagione: è stato il primo portiere a festeggiare questo traguardo -
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Il numero ‘1’ bianconero aggiunge una Supercoppa (2003) e due scudetti tra il 2004 e il 2006, poi revocati per le vicende di Calciopoli. Nonostante il trionfo Mondiale alle spalle e la retrocessione della Juve in B, Buffon decide di alimentare l’amore per la maglia a dispetto della categoria. Dura solo un anno il purgatorio in cadetteria, archiviato con il primo posto a quota 85 a dispetto della penalizzazione di 9 punti -
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Dal ritorno in A seguono stagioni altalenanti tra risultati e allenatori (Ranieri, Ferrara, Zaccheroni e Del Neri) dove i migliori risultati restano un 3° e un 2° posto in Serie A. La rifondazione della Juventus inaugura l’era Conte nel 2011, crocevia fondamentale per il ritorno ad alti livelli. Compagni in bianconero nell’ultima parentesi di Antonio, Buffon e l’attuale allenatore del Chelsea daranno vita a un ciclo vincente -
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Capitano della Juventus dalla stagione 2012/13 complice l’addio di Del Piero, Buffon è un punto inamovibile della Juventus targata Conte insieme alla difesa composta da Barzagli, Bonucci e Chiellini, tutti insostituibili pure in Nazionale. L’era Conte produce trionfi in serie (3 scudetti consecutivi e 2 Supercoppe) ma i numeri del primo titolo sono impressionanti: 0 sconfitte, difesa meno perforata (20 reti) e il fattore Stadium con 45 punti. Gigi naturalmente è un protagonista assoluto -
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L’estate 2014 segna il passaggio di consegne tra Conte e Allegri, allenatore chiamato a proseguire un percorso entusiasmante in Italia nonché ad affermarsi in Europa. Se la Juve concede la Supercoppa al Napoli, i bianconeri trionfano in campionato e in Coppa spingendosi fino alla finale di Champions contro il Barcellona. Nonostante il ko a Berlino, dove festeggiò il titolo Mondiale in azzurro, Gigi viene inserito nella squadra ideale del torneo -
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L’annata 2015/16 inizia subito con due record personali per Buffon: il trionfo in Supercoppa sulla Lazio gli regala il quinto trofeo in maglia bianconera ed il sesto personale (primato condiviso con Stankovic). Il 21 ottobre seguente, nella partita di Champions contro il ‘Gladbach, Gigi supera l’eterno Alex Del Piero al primo posto nella classifica dei minuti giocati con la Juventus -
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Evidentemente è una stagione da record per il leader della Juventus: l’11 marzo diventa il portiere bianconero con la più lunga striscia d’imbattibilità in Serie A (superato Zoff), ma non è tutto. Pochi giorni dopo riesce nell’impresa di superare il record assoluto di Sebastiano Rossi portandolo a 974’ immacolati, intervallo interrotto dal rigore di Belotti nel derby contro il Toro. Ma la storia è già stata scritta -
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Eccezion fatta per l’avventura in Champions interrotta agli ottavi non senza rimpianti contro il Bayern, la Juventus trionfa in tutte le competizioni festeggiando il quinto scudetto consecutivo, exploit che ricalca le gesta dei bianconeri del quinquennio d’oro negli anni ’30. Per l’ennesima volta portiere meno battuto del campionato (20 gol al passivo), Buffon entra nella storia di un club dalla parabola incredibile -
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Classe 1978 ed esordiente giovanissimo in Serie A con la maglia del Parma (a 17 anni il 19 novembre 1995), Buffon non può che accumulare numeri da record da raro esempio di longevità quale è. Ad un mese dai suoi 39 anni, Gigi fissa nuovi traguardi nella stagione in corso: contro il Lione taglia le 100 presenze in Champions (preliminari esclusi) prima di raggiungere le 600 caps in Serie A sul campo del Chievo -
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Il prossimo obiettivo è ormai a portata di mano: nella finale di Supercoppa Italiana a Doha, contro il Milan, Buffon taglierà le 600 presenze in maglia bianconera considerando tutte le competizioni. Lo precede solo Del Piero a quota 705, record assoluto tutt’altro che lontano dalla portata di Gigi. D’altronde l’ha confidato lui stesso: “Fa piacere che qualcuno conti per me le presenze: sono contento e posso dire che non saranno le ultime” -
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