
LA FOTOGALLERY. Anno della svolta per i rossoneri, sospesi tra l'evoluzione in campo e un nuovo avvento societario alle porte. Va in archivio il passaggio di consegne tra Mihajlovic, Brocchi e Montella, allenatore votato ai talenti che riporta il club ai vertici del campionato. E in Supercoppa è festa contro la Juventus

I cambi in panchina e la linea verde, il digiuno dall’Europa e un nuovo progetto che fa sperare per il futuro. Un domani che calerà il sipario sull’era vincente di Berlusconi al Milan, club destinato ad una proprietà cinese. E come dimenticare il trionfo in Supercoppa contro la Juventus. Un 2016 dalle tante rivoluzioni per i rossoneri: ripercorriamolo insieme -
Tutte le news sul Milan
Il Milan riparte dal 7° posto a quota 28 punti, piazza condivisa con il Sassuolo. L’inizio è dei peggiori (0-1 con il Bologna), poi l’avvio del girone di ritorno registra la vittoria contro la Fiorentina intervallata dai pareggi esterni contro Roma ed Empoli. Intanto la squadra di Mihajlovic s’avvicina alla finale di Coppa Italia: battuto il Carpi nei quarti, bis ad Alessandria nell’andata delle semifinali. E contro l’Inter è show nel derby (3-0) -
Il Milan cala il tris, Icardi sbaglia un rigore: Inter travolta 3-0
Se il mercato riporta Boateng in rossonero, De Jong rescinde mentre Suso e Cerci passano in prestito al Genoa. Prosegue intanto la trattativa tra Berlusconi e Bee per la cessione del 48% del Milan. Il mese di febbraio celebra l’imbattibilità del Milan che porta la striscia a 9 gare utili di fila, exploit che pare rinsaldare la panchina di Mihajlovic premiato dalle scelte in campo. L’obiettivo annunciato è tornare in Europa -
Milan, l'Europa è più vicina: Bacca e Honda piegano il Genoa
Marzo si apre con il 5-0 sull’Alessandria che regala l’accesso alla finale di Coppa Italia contro la Juve, viatico fondamentale per centrare l’Europa. Tuttavia il campionato volta le spalle a Sinisa e ai rossoneri che perdono l’infortunato Niang dopo un incidente stradale: male lo scontro diretto a Reggio Emilia, scialbi pareggi contro Chievo e Lazio. Dopo 30 turni il Milan difende il 6° posto dal Sassuolo lontano 5 lunghezze -
La Juve non sbaglia, il Milan sì: vince il Sassuolo 2-0
Già ai ferri corti con la società dopo le stoccate di Berlusconi, Mihajlovic paga le sconfitte contro Atalanta e Juventus incassando l’esonero della società e lasciando il Milan a quota 49 punti. Al suo posto la scommessa è Cristian Brocchi, apprezzato nella Primavera rossonera, che inverte parzialmente la rotta: vittoria a Marassi grazie a Bacca, deludente 0-0 contro il Carpi e clamoroso tonfo al 95’ a Verona -
Il Milan cambia, via Mihajlovic: Berlusconi ha scelto Brocchi
In campionato seguono un altro passo falso con il Frosinone (3-3 a San Siro, match da incubo per Balotelli), un successo targato Bacca a Bologna fino allo stop per 3-1 contro la Roma. La Serie A cala il sipario con il 7° posto del Milan a quota 57 punti, soglia inferiore ai 60 per il terzo anno di fila che non garantisce l’Europa. Fondamentale quindi la finale di Coppa contro la Juve sperando in Bacca (20 gol totali in 38 presenze) -
Brocchi: "Molto deluso". Abbiati saluta San Siro
Proprio in seguito alla sconfitta contro la Roma la standing ovation è riservata a Christian Abbiati che annuncia il ritiro e saluta il suo pubblico. Dal 1998 al Milan eccezion fatta per tre stagioni in prestito (Juve, Toro e Atletico), il portiere classe 1977 riceve l’omaggio di San Siro dopo 15 anni da protagonista in squadra. L’abbraccio con Donnarumma altro non è che un passaggio di consegna tra numeri ‘1’ -
Milan-Roma, Abbiati dà l'addio al calcio
L’imperativo è vincere a Roma nell’epilogo della Coppa Italia, atto dovuto per raddrizzare un’altra stagione negativa e guadagnare l’accesso all’Europa. Per intensità e orgoglio i rossoneri sfiorano l’impresa, ma il gol di Morata al 110’ regala un altro trofeo e l’ennesima festa alla corazzata di Allegri. Il Milan esce a testa alta dall’Olimpico, parziale consolazione per un fallimento che interrompe il mandato di Brocchi in panchina -
Morata-gol, Tim Cup alla Juve. Milan, addio Europa
Da Bee a Ma, colosso cinese del commercio online AliBaba, interessato a rilevare l’80% del Milan tanto da convincere Berlusconi (sottoposto ad un delicato intervento al cuore) ad aprire una trattativa epocale. Intanto il club annuncia il nuovo allenatore per tornare ad alti livelli, Vincenzo Montella, reduce dalla parentesi negativa alla Sampdoria. Contratto biennale per l’Aeroplanino a caccia di nuove imprese -
Montella nuovo allenatore del Milan: è ufficiale
Se i vari Balotelli e Menez, Alex e Mexes salutano la squadra, il mercato accoglie le new entry Lapadula (capocannoniere in B a Pescara) e Sosa, Pasalic e Fernandez, Gomez e Vangioni fino al ritorno di Suso. Intanto viene formalizzata l’operazione volta a cedere il 99,93% del Milan da Fininvest alla cinese Sino Europe Sports, un affare da 740 milioni di euro destinato a stravolgere il futuro della società rossonera -
Milan, Berlusconi vende ai cinesi per 740 milioni
Incombe la nuova stagione che riparte nel segno di Bacca, vicino all’addio in estate ma autore del tris che schianta il Torino a San Siro. Buona la prima quindi per Montella che ottiene risposte pure nel ko a Napoli dagli altri due titolari del tridente, Niang e Suso, entrambi a segno nel 4-2 per gli azzurri di Sarri. Prima della sosta è invece sanguinoso il ko a San Siro contro l’Udinese, vittoriosa 1-0 all’88’ grazie a Perica -
Il Milan riparte da Bacca: tripletta. Toro battuto
Gli acquirenti cinesi versano 85 milioni di euro ovvero la seconda rata della caparra da 100 milioni, intanto Gandini saluta dopo che in estate pure Tassotti si era congedato dalla società. Montella chiede personalità alla squadra e la ottiene: 5 vittorie in 6 gare completate dallo 0-0 a Firenze, trend che trascina il Milan al secondo posto con la Roma a -2 dalla Juventus. Sugli scudi Bacca, la tenuta difensiva e la sfilata dei giovani -
Da Gigio a Locatelli: il Milan vota la linea verde
Già, proprio la rivoluzione verde che trova in Montella uno splendido artefice: se Donnarumma e Romagnoli erano già certezze lo spazio concesso ai vari Niang, Suso e Calabria rendono il Milan la squadra più giovane del campionato. Impossibile trascurare Manuel Locatelli, classe 1998 subito emerso ad alti livelli in prima squadra: a segno contro il Sassuolo, prodezza bissata dall’1-0 contro la Juventus -
Il Milan alza la voce, segna Locatelli: Juve ko
Il Milan esce con le ossa rotte dalla trasferta contro il Genoa (0-3) ma inanella altre 5 gare utili con 4 vittorie all’attivo: l’uomo in più diventa Suso con 4 reti, due delle quali riservate nel derby archiviato sul 2-2 dall’Inter al 92’. S’illumina anche la stella di Lapadula mentre chi guadagna la panchina è Bacca, meno convincente rispetto all’avvio come Niang. I rossoneri restano secondi prima dello scontro diretto a Roma -
Perisic gela il Milan nel recupero, 2-2 nel derby
Maldini declina l’invito della nuova proprietà cinese che posticipa il closing del 13 dicembre, ritardo che porta Berlusconi a riflettere su un eventuale dietrofront. Ma la proroga fissata al 3 marzo riserva subito altri 100 milioni al Milan nella cessione della proprietà. Intanto sul campo prosegue il momento no di Niang: altro rigore sbagliato e stop all’Olimpico. Il Milan chiude al quinto posto con una gara da recuperare -
Milan, ecco la caparra. Closing entro 3 marzo
Già, perché prima di Natale il Milan è atteso dalla sfida in Supercoppa contro la Juventus. Il ritardo di 24 ore del volo per Doha spinge Galliani a minacciarne lo svolgimento, ma sul campo sarà battaglia: un match senza esclusione di colpi quello che riporta un trofeo in casa rossonera dopo 5 anni. Se dopo 120’ è 1-1 (Chiellini-Bonaventura), ai rigori Gigio stoppa Dybala e offre il match-point a Pasalic. Poi è solo festa -
Festa Milan ai rigori, decisivo l'errore di Dybala