Esclusiva Iago: "Torino nel cuore. Su Pjanic..."

Serie A
Iago Falque esulta dopo un gol segnato con la maglia granata del Torino (Getty)

L’esterno d’attacco dei granata racconta, in escluisva a Sky Sport, la sua carriera da calciatore fino a oggi: “Sono arrivato in Italia a 18 anni, è stato difficile ma sono cresciuto come persona”. L'approdo al Torino: “Qui mi hanno accolto come mai da altre parti”. Infine un commento su chi sia il giocatore più forte: “Dico senza dubbio Pjanic”

L’esterno d’attacco del Torino, Iago falque, arrivato quest’estate dalla Roma a titolo temporaneo con diritto di riscatto, racconta i suoi inizi da calciatore e i primi mesi con la maglia granata.

L’inizio - "All’età di 10 anni giocavo nella cantera del Barcellona. Sono cresciuto in Spagna come persona e fino a 18 anni sono rimasto lì. Poi sono venuto in Italia (30 agosto 2008 passa alla Juventus) con mio nonno. Non avevo neanche la patente, la mia giornata era scandita tra allenamenti e casa. Questa esperienza mi ha aiutato tantissimo a diventare più forte e a crescere".

L’arrivo al Genoa - Dopo vari prestiti in giro per l’Europa, il 1° agosto 2014 viene acquistato a titolo definitivo dal 'Grifone': “A livello personale penso sia stata l’esperienza più positiva fino ad ora, sono andato a segno 13 volte e alla fine abbiamo conquistato l’Europa. Ho trovato persone che si sono comportate bene con me (su tutti Fabrizio Preziosi e Omar Milanetto), hanno puntato su di me tra lo scetticismo della gente. Quella stagione mi ha permesso poi di approdare alla Roma".

Alla corte della Roma - Il 1° luglio 2015 si trasferisce in giallorosso a titolo temporaneo per 1 milione di euro e obbligo fissato a 7 milioni più 1 di bonus legato a determinati obiettivi: “Esperienza intensa e divisa in due periodi: i primi 3 mesi mi sono espresso bene, nei successivi 6 ho trovato più difficoltà, anche se sono cresciuto molto come calciatore". Sulle possibilità della Roma di vincere lo scudetto: "Hanno tutto per farlo, hanno un grande allenatore e una squadra forte, inoltre tutta la città li sostiene, il problema è dover competere contro una squadra come la Juventus che non perde quasi mai”.

In granata – “Adoro la città e qui mi trovo benissimo. Mi è capitato un fatto atipico ma che mi ha reso molto felice: i tifosi mi hanno accolto in maneira speciale, sento più stima e fiducia rispetto ad altre parti in cui sono stato. I tifosi esaltano e lodano giocatori che danno tutto per la maglia e corrono in campo. Io per come sono fatto, dò tutto quello che ho".

La squadra
– Lo spagnolo parla del suo ambientamento con i compagni: "In attacco gioco con Belotti e Ljaic, mi permettono di segnare e di esprimermi al meglio. Inoltre anche Baselli e Benassi riescono a farmi fare bene. Cosa vuole Mihajlovic? Ci chiede di entrare in campo con coraggio”.

Sul 2017 - Le aspettative sul nuovo anno: "Speriamo sia ancora più bello del 2016. Peccato aver perso il derby, volevamo vincerlo per dare una gioia ai nostri tifosi e per chiudere bene l’anno".

I più forti - Iago Falque ci svela chi, secondo lui, siano i giocatori che più lo hanno impressionato: "Il più forte che ho visto è senza dubbio Pjanic, è diverso dagli altri". Su Alex Sandro: "Mi ha messo in difficoltà sia quando attaccavo io sia quando lo faceva lui".