L'allenatore del Milan si racconta: "E' il Natale più bello della mia vita". Dal passato ("sono milanista per colpa di mio fratello") al futuro ("la vittoria di Doha è un punto di partenza. Vogliamo l'Europa"
In esclusiva a Sky Sport, Vincenzo Montella si racconta ai microfoni di Peppe Di Stefano, parlando del trionfo ottenuto a Doha in Supercoppa Italiana contro la Juventus e di come ha trascorso le vacanze di Natale dopo aver sollevato il suo primo trofeo da allenatore.
Che bel Natale – Che Natale è stato? “Sicuramente bello e piacevole, quando si gioca una partita prima delle feste e torni a casa con un trofeo è una sensazione bellissima. In questi giorni ho trascorso molto tempo con mio padre, i miei fratelli e i miei nipoti che non riesco a vedere spesso”.
Il primo trofeo – E’ il momento più bello da allenatore? “Penso proprio di sì, quando si vince una Coppa è comunque un momento memorabile. Ci sono allenatori, anche più bravi di me, che in carriera non sono riusciti a conquistare nessun titolo”.
Le immagini più significative di Doha – Quali sono stati i 3 flash che ricordi maggiormente della notte di Doha? “Sicuramente il rigore calciato da Pasalic. La palla sembrava non volesse arrivare mai in porta. Il secondo che mi viene in mente è la foto insieme a mio fratello e a Nicola Caccia. Il terzo invece è la foto scattata insieme a tutta la squadra e ad Adriano Galliani. Aggiungo un quarto ricordo: quando sono sceso, insieme a Galliani, con la Coppa. Fin da bambino ho sempre sognato questi momenti (nel mio sogno tenevo in mano un altro tipo di Coppa). Ora mi accontento di quello che ho vinto”.
Le parole del Presidente – Cosa ti hanno detto Berlusconi e Galliani? “Sono contentissimi di questa ennesima vittoria, si percepisce che sono felici. I complimenti del Presidente mi hanno fatto molto piacere e io stesso sono felice di aver regalato, insieme alla squadra, un trofeo a lui e alla società”.