Spalletti: "Mercato? Siamo pochi. Voglio vincere"

Serie A
Luciano Spalletti, allenatore della Roma (Getty)

L'allenatore ha parlato ai microfoni di Sky Sport analizzando così il momento della sua squadra: "Abbiamo a disposizione dei mini trofei; lavoriamo in maniera serena e corretta per portare a casa il nostro successo giornaliero. Dobbiamo migliorare soprattutto in trasferta ma sono fiducioso"

La Roma è già tornata in campo da cinque giorni per preparare sia il prossimo impegno di Serie A contro il Genoa, sia per farsi trovare pronta per le tante sfide che la squadra di Luciano Spalletti dovrà affrontare nei prossimi mesi. Serie A, Europa League, Coppa Italia; l’obiettivo è sempre quello di crescere per provare a migliorare i risultati ottenuti al termine della scorsa stagione. Queste sono le speranze dell’allenatore giallorosso, che in esclusiva ai microfoni di Sky Sport ha toccato numerosi argomenti; dal mercato alle aspettative future, fino alla situazione attuale della sua rosa. "Quando ero piccolo i miei nonni mi dicevano sempre che quando fai qualcosa il primo dell'anno poi lo puoi fare per tutto l’anno, anche i superstiziosi dicono così - ha detto Spalletti - allora noi abbiamo pensato di allenarci già il 1° gennaio per riuscire ad andare fortissimo per tutto l’anno".

"Ci piacerebbe sentire i tiosi più vicini" -
"Abbiamo cercato di far diventare questi primi giorni del 2017 l’inizio di un percorso che metterà a disposizione dei mini trofei; se riusciremo a portare a casa il nostro piccolo trofeo giornaliero vorrà dire che avremo fatto dei numeri importanti. Come dicevo non devono esistere giorni precedenti e successivi ma devono diventare tutti dei momenti per lavorare in maniera serena e corretta. Anche il fatto di avere l'aspirazione di guarire un giorno prima da un infortunio, di non portare le vicende personali dentro lo spogliatoio, di non dire frasi non corrette davanti alla squadra sono tutti aspetti su cui si può lavorare per migliorare, sono tutti mini trofei. I giocatori dicono sempre che giocare a calcio gli piace e che scendere in campo per le partite è la loro gioia. Quello che fa la differenza, secondo me, è la partecipazione del pubblico. Se andiamo a vedere le gare infrasettimanali ci rendiamo conto che non c'è molto pubblico. E’ vero che in tv le vedono tutti però a chiunque piace il contatto fisico e il calore del tifoso".

"C'è un'ottima base, la mia rosa mi piace" - "Questo discorso va ricollegato al bisogno di avere degli stati adeguati - ha proseguito l’allenatore - se riusciremo ad avere degli impianti capaci di ospitare la gente con le famiglie sarà ancora più bello per tutti e sarà sempre un piacere giocare in qualsiasi giorno della settimana. Dove vogliamo arrivare? Abbiamo fatto cose importanti, dobbiamo essere bravi a partire da questo grande lavoro per metterci qualcosa sopra. La nostra base c’è e se riusciamo a migliorare qualcosa di importante arriverà. Personalmente voglio riuscire a fare meglio dell'anno scorso sotto tutti gli aspetti e questo significa che per migliorare dovremmo riuscire a vincere qualcosa. Dobbiamo migliorare in trasferta, se ci riusciremo faremo un altro salto di qualità. Ora avremo tante gare fuori casa e se non faremo passi in avanti sotto l'aspetto della personalità, su campi difficili per noi sarà dura ma per quello che ho visto - con i ragazzi che lavorano in maniera molto seria - sono fiducioso".

Verso il Genoa -
"La partita con il Genoa sarà difficile: l'impatto fisico sarà decisivo e se riusciremo a fare una prova di forza, di pressione fisica contro una squadra che ha messo sotto la Juve, tutto potrebbe essere più facile. L'impatto sarà però determinante. Sul mercato voglio dire fin da subito che questa squadra mi sta bene così com’è. Credo nei miei ragazzi, li ho voluti io ma forse non siamo sufficienti per sopperire al meglio a tutte le partite dal punto di vista numerico. Ma penso che se non avremo infortuni o altri imprevisti tutti possono dare una mano. Chiaramente se poi succederanno altri episodi come quello che ha visto coinvolto Iturbe (che ha voluto prendere un'altra strada per trovare più spazio) è chiaro che chi partirà andrà sostituito", ha concluso Spalletti.