A tutto Baggio: "Mi manca il profumo dell’erba"

Serie A
Roberto Baggio, ex attaccante di Juventus e Fiorentina

L’ex attaccante di Juventus e Fiorentina ha parlato a margine di un evento a Firenze: dalle sue ex squadre ai grandi numeri 10 del presente, fino al suo modo di vivere il calcio oggi: "Questo gioco è la passione più grande della mia vita e ancora mi emoziona, non posso non seguirlo"

Un gradito ritorno in quella che è stata la sua città a pochi giorni da quella che è stata la sua partita. Roberto Baggio ha parlato ai microfoni si Sky Sport a margine dell’evento Pitti Immagine Uomo a Firenze e domenica, proprio al Franchi, ci sarà Fiorentina-Juventus. Di come vive il calcio oggi, dei grandi numeri dieci e del suo pensiero sulla Serie A l’ex attaccante ha parlato così: "Seguo il calcio come tutti gli appassionati, lo vivo molto serenamente per cui sono un po' staccato nei giudizi e questo è certamente un vantaggio. Cosa vuol dire tornare a Firenze? Mi fa sempre piacere perché qui ho passato degli anni importanti, intensi e bellissimi, pieni di ricordi straordinari e per questo ci torno sempre volentieri; e poi ho un fratello che vive qui".

Verso Fiorentina-Juventus -
"Questa è una settimana particolare prima di Fiorentina-Juventus - ha continuato - sono felice che ci sia questa partita perché è molto sentita da entrambe le parti e le tifoserie. Spero che sia serena e tranquilla per tutti. Credo che la Juve sia la favorita per la vittoria di questo scudetto, non si vincono cinque titoli consecutivi per caso, sta facendo benissimo in questo campionato e credo sia la candidata numero uno anche se ci sono squadre come Roma o Napoli che stanno facendo veramente bene. Mi piacciono entrambe, giocano un bel calcio entrambe e sono due formazioni molto divertenti; penso stiano facendo bene con un gioco che non tutti offrono. La Juventus vince perché è una grande società, ha una grande organizzazione e questo condiziona i giocatori e li mette nella condizione di esprimere il massimo. Dietro hanno una struttura che li sostiene in tutto e per tutto".

Il numero 10 - "Il 10 è un numero che mi ha fatto sognare, oggi sono tanti quelli che stanno facendo bene ma io voglio fare un applauso sicuramente a Totti perché non è facile arrivare alla sua età ed essere determinante come ancora lo è lui. Dybala è un talento grandissimo che può migliorare ancora molto e questo si vedrà in futuro. Bernardeschi? Non conosco le dinamiche interne della società però anche lui ha grande talento; ovviamente ci vogliono esperienza e pazienza perché le qualità ci sono".

"Il calcio mi emoziona ancora" - "Penso sempre al Mondiale del ’94, ogni volta che parlo di calcio ogni volta si cade inevitabilmente lì. Un mondiale a 48 squadre? Effettivamente non so quanto possa durare perché arriva dopo stagioni lunghe e complesse per i giocatori; a livello spettacolare magari si può raggiungere l'obiettivo non so poi a livello di qualità quanto possa incidere. Sono felice dell'affetto che tutti mi dimostrano sempre, mi fa davvero piacere perché ho smesso da tanti anni e avere comunque sempre la gente dalla tua parte è veramente qualcosa di incredibile. Il calcio mi emoziona ancora, è la passione più grande della mia vita per cui non posso non seguirlo. E’ chiaro che un conto è essere in campo un altro vederlo da fuori quello che manca alla fine è sempre il profumo dell’erba".