Dopo il passaggio ai quarti di Coppa Italia, Adriano Galliani ha tracciato un bilancio della prima parte della stagione del Milan: "Raccogliamo i frutti della scelta di puntare sui giovani". Su Montella: "L'abbiamo atteso tanto". E sul mercato...
"E' un periodo in cui giochiamo spesso con la Juve. Qualche anno fa ci capitava di farlo con il Barcellona ora con la Juve. Sono sfide sempre molto eccitanti", dopo il passaggio del turno ai quarti di Coppa Italia, Adriano Galliani è raggiante. I bianconeri, già battuti all’andata in campionato e in Supercoppa, saranno avversari anche nel trofeo nazionale.
Sulla gara secca… - "Stiamo facendo bene: ieri contro il Torino abbiamo avuto qualche problema nel primo tempo ma abbiamo giocato molto, molto bene nel secondo. Sono state buonissime prove di Gustavo Gomez e Sosa, due giocatori in più a disposizione per le prossime 21 partite", ha aggiunto prima dell'assemblea della Lega di A l'amministratore delegato rossonero, che in mattinata è stato anche intervistato da TeleRadioStereo. "Noi sulla gara secca li abbiamo battuti due volte su due, ora li incontreremo fra due settimane in coppa Italia e poi nel ritorno in campionato - ha detto -. La Juve su 38 partite è imbattibile, sulla gara singola con il Milan c'è stato sempre grande equilibrio, anche l'anno scorso".
I segreti del Milan - La scelta di Montella dopo un "corteggiamento di lunga data" e la politica "azzeccata e obbligata" di puntare su giovani italiani sono le ragioni principali dietro l'ottima stagione del Milan, secondo Adriano Galliani, convinto che "adesso mai più un giocatore da Pallone d'Oro giocherà in Italia. Forse non immaginavo ma certamente speravo" che il Milan sarebbe andato così bene – ha proseguito -. Stiamo raccogliendo i frutti della scelta politica mia e del presidente Berlusconi di puntare sui giovani italiani. Il campionato italiano non può più comprare le grandi star del calcio mondiale - ha proseguito -. Ho letto i report mandati dal mio amico Florentino Perez, tre volumi enormi con i bilanci 2015 e 2016 del Real Madrid: non puoi fare concorrenza a loro sul piano dei calciatori. Per noi è motivo di grande orgoglio avere un portiere del '99, il leader della difesa del '95, il playmaker del '98, i quattro terzini provenienti dal nostro vivaio, il terzo portiere del 2000. I ragazzi li prendiamo non dopo i 14 anni da fuori regione, a 8-9 se sono lombardi".
Montella - Decisivo il lavoro dell’allenatore, seguito già ai tempi della Fiorentina: "Le clausole rescissorie alte ci hanno impedito di portarlo sulla nostra panchina molto prima. Sta facendo un buonissimo lavoro, c'è una bella atmosfera - ha spiegato -: giochiamo bene, giochiamo male, a volte facciamo meglio, a volte peggio, ma la squadra ha una sua identità, una sua compattezza, ha tante qualità inculcate dal nostro tecnico".
"Il Milan vincerà anche dopo di me" - "Il Milan c'era prima e ci sarà dopo di Adriano Galliani". Il dirigente rossonero ha parlato anche degli scenari post-cessione ai cinesi, attesa entro il 3 marzo: “L'altro giorno è venuto a trovarmi Jose' Altafini, che ci portò a vincere una coppa dei campioni nel '63: ero bambino e andai a vedere la finale a Chiasso perché solo la televisione svizzera la trasmetteva in diretta. Il Milan - ha aggiunto in un'intervista a TeleRadioStereo - vinceva le coppe dei campioni prima di Galliani e le vincerà anche dopo, mi auguro. Io faccio il mio lavoro con grande passione e soprattutto con grande entusiasmo: faccio tutto quello che riesco fino a quando sarò dietro la mia scrivania. Se e mai non ci dovessi essere, io credo che il Milan continuerà a vincere".
Lo stadio di proprietà - Galliani ha poi parlato dell’importanza dello stadio di proprietà, che non dovrebbe però essere una priorità per i rossoneri: "Le milanesi hanno un bellissimo stadio, non è colpa dell'impiantistica se non sono al livello della Juventus. Anche dopo gli ultimi lavori fatti per la finale di Champions, San Siro non ha nulla da invidiare - ha aggiunto -. Con altre opere, può essere la degna abitazione di Milan e Inter. In altre città vanno fatti gli impianti. Il nostro calcio, che pure ha molti problemi, non è messo peggio di altri settori industriali italiani. La competitività in altri comparti è peggio".
De Sciglio e Deulofeu… - Galliani ha poi smentito offensive della Juve per De Sciglio: “Non ne ho mai parlato con loro, non c’è nessuna offensiva della Juventus, non mi hanno mai chiamato. Il rinnovo? Mattia ha un anno e mezzo di contratto, c'è tempo". Il prolungamento, ha poi ribadito Galliani, non può essere all'ordine del giorno perché la gestione del club è in una fase di interim, in attesa del closing con i cinesi, che sta condizionando il mercato. "Ci sono dei contratti chiarissimi firmati da potenziali venditori e acquirenti. Il mercato deve essere a saldo zero e questo sarà - ha detto -. Deulofeu? Non ci sono ancora risposte dall'Everton, se arriva bene altrimenti stiamo così".