Szczesny: "Il mio futuro è nelle mani di Wenger"
Serie AIl portiere polacco in esclusiva su Sky Sport, tanti temi toccati: Perin, il futuro, la Juve e Spalletti: "Grazie a lui sono migliorato molto, lo ringrazio"
E' alla Roma da un anno e mezzo ma ha già conquistato tutti. Simpatico, spontaneo, eccentrico. Uno che para. Basta chiedere agli attaccanti del Genoa, rimasti a secco nell'ultima partita (vinta dai giallorossi). Che momento per Wojciech Szczesny. Oro di Spalletti, perno della Roma e... speranza di Wenger, perché il polacco è in prestito secco dall'Arsenal. In esclusiva ai microfoni di Sky Sport, Szczesny ha parlato della sua stagione e del futuro.
Nelle mani di... Wenger - A fine stagione chissà dove sarà: "Vorrei sapere anch'io come sarà il mio futuro, è nelle mani di Arsene Wenger fin da quando avevo 16 anni. Nel mio contratto non sono previste clausole, la decisione spetta a lui. Sono contento che ci sono 2 squadre così importanti a contendersi le mie prestazioni". Tra Garcia e Spalletti: "Per me è stato un piacere lavorare anche con Garcia, ma con Spalletti ho imparato tanto. Quanto un giocatore sente che sta imparando e sente la fiducia del tecnico, sa che sta migliorando molto".
Aspettative, poi su Perin... - "Abbiamo ambizioni altissime - ha raccontato Szczesny - non ci accontentiamo del secondo posto. Abbiamo una rosa che può permetterci di lottare con la Juventus per il campionato, lo Scudetto". Col Genoa tante belle parate, il polacco sceglie la migliore: "Mi piace quella nel primo tempo, su calcio di punizione, è difficile prepararsi in allenamento a fare parate simili. Si è parlato molto di quella all'ultimo perché era nei minuti finali, ma la parata vera è stata quella all'inizio, nel primo tempo". Infine su Perin: "Abbiamo parlato direttamente dopo la partita, durante il controllo antidoping. Il suo infortunio è una pessima notizia. Siamo colleghi, amici, gli ho fatto i miei migliori auguri per una pronta guarigione, è uno dei migliori portieri del campionato italiano. Tornerà più forte di prima".