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Maradona, futuro nel Napoli: "Ritorno più vicino"

Serie A
Diego Armando Maradona apre a un possibile ritorno nel Napoli, ovviamente in società (Getty)

Intervenuto in esclusiva a Sky Calcio Show, il fuoriclasse argentino ha aperto a un suo possibile futuro ruolo da ambasciatore della società partenopea: "Prima devo risolvere i miei problemi con l'Italia, ma poi mi piacerebbe portare il Napoli nel mondo. Per i napoletani sono come la prima donna amata, qualcosa che non si dimentica mai"

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Diego Maradona futuro Ambasciatore del Napoli nel mondo. Uno scenario solo qualche settimana fa improbabile che ora però potrebbe diventare realtà. Parola dello stesso eterno numero 10 azzurro, che ha voluto ribadire in esclusiva a Sky Calcio Show la sua intenzione di avere un ruolo nella società partenopea. Complice anche un ritrovato rapporto con il presidente Aurelio De Laurentiis, incontrato da Maradona in occasione del ritorno in Italia per prendere parte allo show che il comico Alessandro Siani ha scritto per lui. "Ieri sera ho incontrato Aurelio De Laurentiis. Prima devo risolvere i miei problemi con l'Italia, poi voglio portare il Napoli nel mondo", esordisce. "Speriamo solo che si riesca a costruire una squadra che possa giocare veramente allo stesso livello della Juventus. De Laurentiis in questi anni è cresciuto molto, prima non sapeva niente di calcio, ora è un esperto. Se il Napoli oggi può avere l'illusione dello scudetto", ha continuato "è perché un giorno io decisi che questa doveva essere una squadra da scudetto. Lo dissi a un presidente". 

Diego Amarcord - Dopo il futuro e il presente, Maradona si abbandona anche a qualche ricordo del passato: "Dopo una partita con la Cremonese a inizio stagione che non contava nulla ma che richiamò 80mila spettatori", ricorda, "capii che qui a Napoli bisognava giocare per lo scudetto. Venivo dal Barcellona e lì potevo vincere pareggiare o perdere, ma qui a Napoli no, non potevo perdere: mi dissi questo quella volta. E andammo a vincere ovunque, in casa della Juve, dell'Inter, a Roma. Stanotte ho ripensato a tante cose, tante me sono tornate in mente"

Icona Maradona - D'altronde a Napoli nessuno, tra quelli che li hanno vissuti, hanno dimenticato quegli anni. Così come anche per chi non c'era Diego è sempre stato un punto di riferimento. "I ragazzini non mi hanno mai visto, oggi si commuovono e piangono per fare le foto con me, ogni giorno sento l'affetto della gente napoletana. E' una sorta di tradizione: il padre che ha trasmesso il mio ricordo al figlio e così via. Dopo 30 anni provo lo stesso amore per la città e per questi colori, come la prima volta".

Costacurta-Maradona, i duelli - In studio a Sky calcio Show era presente anche Alessandro Costacurta, che ha ricordato come al solito col sorriso sulle labbra i tanti duelli in campo contro l'avversario l'argentino: "Gli tiravo tanti calci, lui però non cadeva mai a terra. Mi domandavo sempre cosa avesse sotto i calzettoni, non potevano essere parastinchi". "Sono cose che succedono in campo e rimangono lì", la risposta di Maradona. "Ho grandissimo rispetto per Billy, ha fatto una grande carriera. Era diffcile giocare contro quel Milan".

Del Piero-Maradona, il ricordo - L'ex capitano della Juve ricorda di aver avuto la fortuna di giocare insieme a Maradona durante una partita della pace: "Non ci ho mai giocato contro, però sono stato fortunato a giocarci nella stessa squadra".