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Palermo, Diego Lopez: "Credo nella salvezza"

Serie A
Diego Lopez, nuovo allenatore del Palermo (Getty)

Dopo Corini, l'ex allenatore di Bologna e Cagliari è stato presentato in conferenza stampa. "Sono in una squadra importate, dobbiamo dare il massimo. La differenza la fa la cattiveria". Il ds Salerno: "Contento della scelta, lo conosco sia come uomo che come professionista, può dare tanto"

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Per il dopo-Corini c'è Diego Lopez. E' lui il prescelto, ex allenatore di Cagliari e Bologna (qui l'ultima esperienza prima di Palermo, nella stagione 2014/15). Ora una nuova avventura per l'ex difensore, presentato in sala stampa come nuovo allenatore rosanero: "Ringrazio il Presidente e la Società che mi ha permesso di venire qui e allenare un club così importante". Prima di lui, parola al ds Nicola Salerno: "Conosco molto bene Diego Lopez, sia come uomo che come professionista. Sarà una scelta utile al campionato del Palermo. Può aiutarci dal punto di vista organizzativo, della "cattiveria" sportiva. Mi auguro che faccia bene qui". E ancora: "Dobbiamo lottare dando tutto in campo fino all'ultimo minuto, non c'è alcun dubbio".

"Gruppo compatto" - Molto attese le parole di Lopez: "Mi ha fatto un anno e mezzo di contratto, secondo qualcuno sta pensando già alla B ma non la vedo così. Mi ha detto che ci crede alla salvezza, ci credo anche io altrimenti restavo a casa. Ho avuto altre chance di tornare in panchina, ma ho preferito aspettare. Ho risposto subito alla chiamata di Salerno, dobbiamo trasmettere la voglia di crederci”.  Sulla salvezza col Cagliari: "Quel Cagliari aveva dei punti di riferimento, come Daniele Conti, Storari o Cossu. Soprattutto in questi momenti ognuno vuole salvare se stesso, ma questo non l’ho visto nel Palermo perché il gruppo è unito. Sono sulla strada giusta, li ho visti bene fisicamente e sono stati ben allenati. Sono consapevole della situazione della squadra, ho visto che i ragazzi corrono e sono giovani".

Sull'impatto con Maurizio Zamparini - "Ho avuto l’esperienza con Cellino - aggiunge Diego Lopez - ho parlato molto con il presidente. Parlare è la cosa giusta, per il campo deve decidere l’allenatore perché è pagato per questo. La chiacchierata, però, va fatta perché il presidente deve vedere quello che fanno i ragazzi in campo. Ha grande conoscenza dei problemi della squadra, bisogna avere un rapporto stretto sia con lui che col ds Nicola Salerno".

Da Nestorovski al mercato - “Mi sono subito chiesto se dovevo parlare o no con gli attaccanti. Nestorovski l’ho visto andare a mille, nonostante questo momento doppiamente difficile. Non ho parlato personalmente con lui perché l’ho visto bene, anche se nessuno è tranquillo in questo momento. È un ragazzo serio che va su ogni pallone, questo è un segno importante. La mia idea è di far arrivare palle “pulite” agli attaccanti, i nostri lavorano molto in fase di non possesso ma poi i centrocampisti devono aiutarli in fase offensiva”. Continua Lopez, sul mercato: "Preferisco che parli il direttore. Lui ha un’idea, ieri ho visto la partita d’allenamento dei ragazzi e ci siamo detti delle cose. Questa squadra va aiutata, il direttore farà il massimo. Sono passati tanti allenatori da qui, questo è un segnale che i moduli sono relativi, non fanno la differenza. Quello che fa la differenza è la cattiveria, come ad esempio nelle rimesse laterali che a volte vengono prese con leggerezza. Noi non dobbiamo regalare niente a nessuno. Io parlo poco, ma in questo momento c’è da parlare perché devo dare la mia idea”

Sul Napoli e i giocatori - “Domenica abbiamo una partita importante contro una grande squadra, non dobbiamo regalare nulla. Senza possesso e cattiveria non si va da nessuna parte, bisogna fare tutto con concentrazione e aggressività. Difficilmente troveremo un Napoli sconcentrato, una squadra di questo livello non sottovaluta le partite. Non stanno pensando al Real Madrid, ma a noi. Conosciamo le loro qualità, già ho accennato questa cosa ai ragazzi. Affronteremo una grande squadra, il mio pensiero è di andare a Napoli per fare la partita e giocare. Se una squadra come il Palermo va lì ad aspettare prima o poi subisce il gol. Servirà coraggio”. Diamanti: "L’ho incontrato come avversario in campo, lo conosco benissimo. Può ancora dare molto alla squadra, ma anche lui va aiutato e messo nelle condizioni di dare il massimo alla squadra. È un trequartista che corre, un po’ come Cossu che io ho avuto come compagno. Con la qualità che hanno giocatori così vanno messi nella condizione di far bene. Non solo lui, ma anche i giovani che vanno aiutati in entrambe le fasi di gioco”.