Juventus, Mandzukic: "Il nuovo modulo mi piace"
Serie AAnche l’attaccante croato ha parlato del nuovo assetto tattico dei bianconeri: "Gioco dove mi mette l’allenatore, faccio il possibile per aiutare la squadra. Spero che vedendomi spingere al massimo i miei compagni facciano lo stesso. Mi sento un leader"
Da due anni è un calciatore fondamentale per la Juventus di Massimiliano Allegri, dal suo arrivo in Italia e in Serie A Mario Mandzukic non si è mai risparmiato per la sua squadra. Dopo un avvio complicato a causa di qualche problema fisico, il croato è riuscito a ritagliarsi il suo spazio nella formazione bianconera e anche quest’anno è riuscito a diventare protagonista nelle vittorie della squadra. Merito dei gol, sì, ma anche di tanto sacrificio in tutte le fasi e di una voglia di lottare praticamente inesauribile. Per questo Allegri non vuole mai rinunciare a lui e nelle ultime gare lo ha schierato in una posizione simile a quella occupata agli inizi della sua carriera. Del nuovo modulo, del momento suo e dei compagni ha parlato proprio l’attaccante bianconero ai microfoni di Sky Sport.
Sul nuovo ruolo e sul lavoro per la squadra - "Questo nuovo assetto tattico che Allegri ha creato per noi mi piace e credo che sia utile per tutti, perché ci sono tanti giocatori offensivi. Ma se ognuno di noi fa il suo lavoro nel modo giusto si può riuscire a gestire molto bene la situazione. Vedremo se continueremo a giocare sempre con questo modulo, io credo sia un buon sistema per sfruttare la grande qualità che abbiamo davanti. L'importante però è che quando c'è da difendere, tutti si diano una mano e si muovano insieme per il bene della squadra, con equilibrio. Personalmente mi trovo bene in questa nuova posizione, so che l'allenatore mi chiede di aiutare la squadra e io cerco sempre di farlo. Se giochiamo con questo schema devo stare a sinistra; se questo fa bene alla squadra e la aiuta nella gestione della palla è nelle ripartenze lo faccio assolutamente con la massima disponibilità".
Sul suo ruolo da leader e su Allegri - "Per quanto riguarda Allegri so che mi rispetta molto, mi ha voluto qui alla Juventus e abbiamo molta stima reciproca. Io ho piena fiducia in lui e cerco anche di essere d'esempio per i miei compagni di squadra. Se io corro al massimo anche loro vedendomi possono dare di più; in questo sento di poter essere un leader. Sono stato paragonato a Eto’o quando giocava nell'Inter ma io sono Mario Mandzukic e se l'allenatore mi dice che devo giocare in un posto o in un altro io cerco di farlo nel miglior modo possibile. Il mio compito è quello di aiutare la squadra e non è che se mi chiedono di giocare in una posizione che non mi piace io dico di no, che non lo voglio fare. Il mio dovere è quello di dare una mano a tutti i miei compagni in ogni modo possibile”. Infine, una battuta anche sul suo soprannome all’interno dello spogliatoio e sull’esultanza del suo compagno di reparto Dybala: "Sì, per tutti sono Mister No Good. Ho visto come festeggia i gol Paulo ma non so bene nemmeno io che cosa significhi. Anzi, devo chiederglielo perché mi interessa", ha concluso il croato.