Il Pescara si prepara ad affrontare la trasferta di San Siro contro l’Inter e Massimo Oddo prova a scuotere la sua squadra: "Crediamoci, non siamo retrocessi. La situazione è difficile, ma nel calcio può succedere di tutto"
Credere nella salvezza - La volontà di non arrendersi, nonostante un impegno sulla carta quasi proibitivo e una classifica sempre più preoccupante. "Abbiamo il dovere e la dignità di crederci ancora! Non siamo retrocessi, mancano 18 partite e nel calcio può succedere di tutto. Dobbiamo fare di tutto per uscire da questa situazione, non ci sentiamo spacciati. Sappiamo che la situazione è difficilissima, ma non tiriamo i remi in barca: abbiamo tutte le carte in regola per rialzarci. È un momento difficile anche per le assenze. La società ha fiducia in me? Se voleva mandarmi via lo avrebbe già fatto. Ho firmato un contratto di tre anni, se si dovesse andare giù ripartiremo assieme. Non retrocederebbe il Milan, il Napoli o la Juventus ma il Pescara che è una piccola squadra", parla così Massimo Oddo nella conferenza stampa che precede la sfida di San Siro contro l’Inter di Stefano Pioli.
Via le paure - Ultimo posto in classifica, ma la voglia di non mollare. Massimo Oddo prova a scuotere il suo Pescara: "Dispiace a me per primo che sono pescarese; io lotterò fino alla fine, non voglio morire! Dobbiamo eliminare le paure e dare il massimo fino in fondo. Qualche anno fa la Juventus perse lo scudetto con nove punti di vantaggio, quindi può succedere di tutto. Perché mollare o pensare già al prossimo anno? Io ho il dovere di crederci. Tutti noi certamente abbiamo fatto errori ma anche la fortuna non è stata dalla nostra parte", prosegue l’allenatore del Pescara. Oddo che poi aggiunge: "Abbiamo dei giovani che tra 3-4 anni saranno di certo nei migliori club. Muntari è in attesa del transfer, Cubas ha bisogno di un po’ di tempo per capire bene movimenti della squadra e la lingua, ma è un gran talento. Oddo parla anche di Cristante, trasferitosi ufficialmente all’Atalanta: "Io punto sui giocatori che ci credono, evidentemente Cristante non ci credeva. Ha fatto la sua scelta, non lo giudico. Tutti sono utili e nessuno è indispensabile, io ho bisogno di gente positiva e che ci crede", ha concluso Oddo.