A 5 giorni dalla partitissima dello Stadium, l'ex ct della Nazionale campione del mondo nel 2006 ha raccontato in esclusiva al nostro Marco Nosotti la sua Juventus-Inter. Da Dybala a Icardi, passando ovviamente per le scelte e per il futuro dei due allenatori. Ma non solo
Juventus-Inter è tornata una grande partita?
Sì, soprattutto dal punto di vista piscologico. Erano anni che non c’era uno Juventus-Inter così importante.
Ci spieghi il perché.
In questo momento mi sembra che dopo la rivoluzione tecnico-tattica decisa da Allegri (il passaggio al 4-2-3-1, ndr) la Juve abbia ritrovato autoconvinzione, stima e rendimento. L’Inter sta crescendo ed è in piena lotta per terzo e secondo posto: la squadra è partita, anzi è ripartita, e oramai ha imboccato la strada giusta. Ora tutti i giocatori sanno cosa fare e lo fanno con grande intensità, passione e qualità.
Grazie soprattutto a Pioli.
Il vero merito di Pioli è quello di aver creato una squadra unita, che lotta per lo stesso obiettivo, nella quale tutti i giocatori mettono a disposizione tutte e proprie qualità. Come sta facendo Icardi, ad esempio, che continua a fare gol ma sta diventando anche un grande assist-man.
Quale giocatore toglieresti all’Inter se fossi ancora l’allenatore della Juventus?
Un giocatore dell’Inter che mi è sempre piaciuto, anche quando la squadra non andava benissimo, è Perisic: è un calciatore importante, decisivo.
Pioli ha Icardi, Allegri invece ha a disposizione una coppa di attaccanti argentini niente male.
Higuain e Dybala sono due grandissimi giocatori: il primo lo è già del tutto, l’altro sta diventando un fuoriclasse ed è destinato a essere un beniamino assoluto perché ha caratteristiche uniche. A me ricorda tantissimo Sivori.
Sono loro la vera forza dei bianconeri?
Tutti parlano dell’attacco della Juventus, ma è la forza della difesa ciò che entusiasma. La forza della difesa ti può permettere anche di rischiare qualcosa in più facendo giocare tutti i giocatori offensivi.
Uno dei segreti dei bianconeri è anche il gruppo di giocatori italiani?
Certamente. La Juventus è la squadra che prima e meglio di tutti ha provato a costruire un gruppo con un nucleo di giocatori italiani, aspetto secondo me fondamentale per una squadra, perché soltanto in questo modo si può rafforzare e fortificare il senso di appartenenza e l’unità di intenti.
Allegri resterà alla Juventus secondo lei?
Quando un allenatore vince 2-3 campionati di fila e arriva in finale di Champions League è normale che altre squadre soprattutto quelle importanti vengano a farti delle proposte. A me è successo tantissime volte, ma se sei l’allenatore della Juve non le prendi in considerazione queste squadre.
Dal 2012 allena in Cina dove il calcio sta crescendo tantissimo tra investimenti interni ma anche esterni, come nel caso di Inter e Milan: conosce i nuovi proprietari delle due società di Milano?
So chi sono i cinesi dell’Inter, ma non quelli del Milan. Quando sono stati in Cina l’ultima volta li ho incontrati, secondo me faranno una grande squadra anche in ottica Champions. Anzi hanno già cominciato.
Dove vedrà la partita?
Non so se vedrò la partita, per me saranno le 3.45 della mattina. Un orario un pochino azzardato, significherebbe essere rimbambitii per tutto il giorno (ride, ndr)