Genoa, Juric: "Palladino può partire titolare"

Serie A
Ivan Juric, allenatore del Genoa, con Raffaele Palladino (Getty)
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L’allenatore ha fatto così il punto sulla condizione dei suoi ragazzi: "Veloso è indietro, Cataldi sta bene. Rigoni ha fatto il primo allenamento con i compagni. Simeone ha cervello; Pandev? Ho grande considerazione di lui"

Due pareggi consecutivi e la voglia di tornare alla vittoria che manca da troppo tempo, il Genoa di Ivan Juric si prepara ad affrontare il Sassuolo sul terreno di casa. Tanti i cambiamenti delle ultime settimane, il presidente Preziosi ha cambiato molto e - come sottolinea lo stesso allenatore alla vigilia del match - nuovi arrivi hanno bisogno di un po’ di tempo per inserirsi nei meccanismi della squadra. Di questo e non solo ha parlato Juric nella conferenza stampa alla vigilia della sfida ai neroverdi.

Sul momento della squadra - "Contro la Fiorentina il gruppo ha avuto una grande reazione - ha detto - e questo è stato un bel segnale. Questa settimana abbiamo lavorato bene e con la giusta intensità, sono convinto che ora siamo una buona squadra; il materiale c’è e l’obiettivo è quello di lavorare sull’intesa per consolidare determinati meccanismi. Contro il Sassuolo sarà fondamentale ottenere i tre punti per la nostra autostima, già contro i viola abbiamo ottenuto un risulto fondamentale per il nostro morale. Quella di Di Francesco è una squadra di livello, piena di giocatori italiani e di talento che esprime il suo gioco a prescindere dall'avversario e dal modulo. Noi dobbiamo tornare il Genoa di inizio anno, voglio rivedere quella dinamicità e quel possesso palla che ci ha contraddistinto".

Sulla formazione - Facendo poi il punto sulla probabile formazione, tra nuovi arrivati, infortunati e calciatori al rientro, l’allenatore rossoblù ha aggiunto: “Veloso è indietro di condizione mentre Cataldi sta bene e Rigoni ieri ha svolto il primo allenamento con i compagni. Palladino è pronto, può giocare dal primo minuto; ha qualità importanti ed è un grande professionista. Simeone, poi, ha cervello e vede le cose, le analizza per tradurle concretamente sul campo. In area di rigore si muove alla grande. Lo abbiamo aiutato a migliorare sotto alcuni aspetti, come la gestione del pallone. Sapevo che era un giocatore di grande potenzialità e lo sta dimostrando. Pandev mi fa impazzire a livello umano, è un calciatore che ha vinto tutto ma che allo stesso tempo ha grande umiltà. Lo tengo in grande considerazione".