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Cairo difende Mihajlovic: "Critiche eccessive"

Serie A
Urbano Cairo, presidente del Torino (getty)

Il presidente granata chiarisce gli obiettivi della sua squadra: "L'obiettivo era arrivare in Europa in due anni, non per forza in questo: a gennaio abbiamo rallentato, ma stiamo facendo bene". Sulla possibilità di vedere Veltroni in Lega: "Persona perbene, ma non so se è l'uomo giusto"

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“Mihajlovic ha un contratto biennale, il suo obiettivo è entrare in Europa entro i due anni, non per forza in questo”. Il presidente del Torino Urbano Cairo ha placato così le critiche rivolte alla squadra granata, che sta passando il peggior periodo della sua stagione. “Se avessimo segnato i tanti rigori sbagliati saremmo molto più vicini all’Europa, ma purtroppo succede. Non colpevolizzo nessuno. L’ultima volta che siamo andati in Europa abbiamo vinto 7 delle ultime 10, lo spazio per fare bene c’è, poi non so se basterà”.

Sulle critiche - Dopo un girone di andata da record, il Toro sembra essersi fermato. Vittima, probabilmente, dei suoi stessi cali psicologici: “Mi sembra tutto eccessivo - ha ribadito Cairo - a gennaio abbiamo rallentato, ma stiamo facendo bene. In quattro anni ho speso 100 milioni, quest’anno 34, più degli ultimi 3 anni. Investire tanto per farlo non ha senso. In questa stagione abbiamo preso 3 gol in più, ma ne abbiamo segnati 11 in più. Sento dire che la difesa di quest'anno non è all'altezza, ma non è vero"

Veltroni in Lega - Il numero uno granata ha parlato anche della possibilità che Veltroni si candidi alla guida della Lega Serie A: “Ho saputo della sua candidatura lunedì. È una persona perbene, ma non so se è l’uomo giusto per Lega. Il vero tema della Lega di oggi è di darsi e dotarsi di una struttura manageriale forte, dove ci siano più persone capaci di sviluppare i ricavi della Lega per esempio all’estero dove sono molto bassi, perché noi siamo soltanto a 190 milioni dai diritti esteri quando, per dire, la Lega spagnola è a 630 milioni. Per non parlare della Premier League che mi pare che sia a un miliardo e, mi pare, 700 milioni addirittura. Quindi numeri veramente impressionanti. Allora dico, secondo me, più che fare parlare di un nome, o l’altro, dobbiamo pensare ad avere dei manager bravi che sappiano sviluppare l’attività diritti esteri, diritti italiani, di tutto di più. Io voglio dire: il merchandising, la tutela, piuttosto che l’attività sugli stadi”, ha concluso.