Torino, emergenza infortuni: Obi out due mesi
Serie ADopo la gioia per i tre punti ottenuti contro il Pescara, i granata si ritrovano a fare i conti con l'infermeria: Valdifiori out almeno una settimana, Obi fino a due mesi. A parte anche tre difensori: Carlao, Rossettini e Castan
Il Torino sorride per i tre punti, arrivati in casa contro il Pescara dopo quasi due mesi a bocca asciutta. Poche notizie positive, però, giungono dall’infermeria: domenica, alle 18, i granata giocheranno a Roma e dovranno fare sicuramente a meno di Obi e Valdifiori, oltre che dei tre difensori Castan, Rossettini e Carlao. Emergenza in due reparti, dunque, in vista di una partita che può essere decisiva per sancire le ambizioni della squadra di Mihajlovic, ancora vittima - come nel caso dei tre gol subiti dal Pescara nel finale di domenica - di qualche calo psicologico.
Obi: out 2 mesi. Si ferma Valdifiori - Allenamento pomeridiano in Sisport dopo il giorno di riposo per il Torino. Mihajlovic ha diretto una sessione tecnico-tattica in vista della sfida di domenica prossima a Roma. Castan ha proseguito nel proprio programma personalizzato che durerà ancora una decina di giorni. Anche Rossettini e Carlao hanno continuato nel loro lavoro specifico. Valdifiori ha dovuto abbandonare prima del tempo l’allenamento odierno per una profonda ferita lacero-contusa alla caviglia sinistra, che necessita anche dell'applicazione di alcuni punti di sutura. Il centrocampista dovrà pertanto stare a riposo per almeno una settimana. Gli esami cui è stato sottoposto Obi hanno, infine, riscontrato una lesione di secondo grado al passaggio miotendineo prossimale del muscolo semimembranoso della coscia sinistra: la prognosi è attualmente valutabile in 45/60 giorni.
Spazio a Lukic - I tanti infortuni in mediana dovrebbero indurre Mihajlovic a confermare Lukic da regista all’Olimpico. Il giovane serbo ha parlato dopo la gara di Pescara, la sua prima da titolare in Serie A: “È la prima volta che facevo il titolare - ha raccontato domenica - Più passava il tempo, più mi sentivo sicuro, e ho eseguito quello che mi chiedeva il mister. La sostituzione? Vanno rispettate le scelte dell’allenatore, sa lui cosa bisogna fare. Forse ha optato per il cambio per l’ammonizione che avevo subito”. Pochi dubbi sull’ambientamento: “Sono arrivato qui a 19 anni, mi era stato detto che ci sarebbe voluto del tempo prima di scendere in campo. Ho aspettato la mia occasione, lavorando duramente, in ogni allenamento. Il campionato italiano è molto diverso da quello serbo, non ci sono partite facili. Poco per volta, voglio continuare a crescere, imparando a conoscere sempre di più la Serie A. Mi piace tanto stare nel Torino”, ha concluso Lukic.