Sacchi: "Sarri? Tutta Italia deve dirgli grazie"

Serie A
Arrigo Sacchi sta con Maurizio Sarri dopo la sconfitta del Bernabéu (Getty)
arrigo_sacchi_getty

"Il modo in cui gioca il Napoli è apprezzato anche dagli avversari e questo è un segnale importante. De Laurentiis è un dirigente che ha fatto moltissimo, ha investito tanto ma la fiducia è fondamentale per rendere al massimo", ha detto l’ex allenatore a La Gazzetta dello Sport

La sconfitta del Napoli contro il Real Madrid ha lasciato qualche strascico, le parole del post partita di Aurelio De Laurentiis contro l’allenatore e le sue scelte hanno acceso il dopo gara. Il presidente azzurro ha parlato chiaramente di perplessità sia per alcune esclusioni, sia per l’atteggiamento con cui la squadra si è presentata in campo. La risposta di Maurizio Sarri non si è fatta attendere: "Al campo ci sono io tutti i giorni, vedo i miei calciatori e per questo decido io". Non ci sono stati ulteriori confronti tra le parti, De Laurentiis non è tornato in Italia con la squadra ma è partito subito per gli Stati Uniti e tornerà a Napoli solo nel mese di marzo. Poco più di ventiquattro ore dopo anche Arrigo Sacchi è tornato sui fatto del post partita, schierandosi dalla parte dell’allenatore in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport: "Al Napoli e a Sarri che è il suo condottiero tutta l’Italia deve soltanto dire grazie - ha detto l’ex allenatore - i ragazzi stanno facendo qualcosa di straordinario e il modo in cui giocano è apprezzato anche dai loro avversari. Questo è un segnale importante".

Sul presidente -
"Tutti dicono che la squadra che gioca meglio è il Napoli perché piace, diverte: dobbiamo essere orgogliosi che una simile squadra sia italiana. De Laurentiis è un dirigente che ha fatto moltissimo per il Napoli - ha poi aggiunto - lo ha preso dalla Serie C e lo ha portato al Bernabéu e non è poco. Ha investito tanto, la società è diventata grande anche se non è ancora un top club. Però De Laurentiis deve essere più generoso e più prudente in certe dichiarazioni. Per quanto mi riguarda sono sempre stato fortunato, da questo punto di vista. Quando allenavo il Bellaria, in Serie D, dopo sei partite avevo fatto un solo punto. Mi dimisi perché non vedevo altra via d’uscita e il presidente mi disse: ‘Perché se ne vuole andare? Sta lavorando bene, continui’. La fiducia è fondamentale per rendere al massimo. Ma penso che De Laurentiis abbia fiducia in Sarri".

Sulla gara di Madrid -
Passando poi ad analizzare il gioco e la prestazione del Napoli, Sacchi ha aggiunto: "Credo che il Real abbia fatto un pressing furioso e non ha consentito al Napoli di esprimersi come al solito. La qualità tecnica degli spagnoli è superiore e si sa, ma quando vedi gente come Modric e Kroos correre e lottare significa che dietro c’è un lavoro di squadra. Il Napoli, forse, si è lasciato intimidire dal Real, ma cantare alla Scala non è mica facile... Tremano le gambe, è comprensibile. Credo comunque che al San Paolo si possa fare l’impresa. Se i ragazzi di Sarri riusciranno a costringere il Real sulla difensiva, allora potremmo divertirci. L’importante è che, in fase offensiva, il Napoli si muova molto anche senza palla, con frequenti tagli e cambiamenti di posizione. Sto notando una cosa: in Europa la difesa è soltanto pressing e se si salta la prima linea si aprono praterie immense. Bisogna sfruttare questa debolezza altrui".