Stadio Roma, venerdì l'incontro col Comune
Serie ADopo che la soprintendente Eichberg ha bloccato il progetto per salvaguardare il profilo artistico e culturale dell’Ippodromo di Tor di Valle, il Campidoglio ha chiesto di rimandare la riunione con i proponenti del progetto. Vertice con la maggioranza M5S, Grillo: "Entro due giorni Raggi farà una dichiarazione e questa storia si chiuderà"
Oltre alle vicende di campo, in casa Roma si continua a tenere d’occhio la situazione che riguarda la costruzione del nuovo stadio. Mentre la squadra di Luciano Spalletti si prepara per affrontare il Villarreal nel ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League, continuano le riunioni e le parole per quello che riguarda i lavori a Tor Di Valle. Era previsto per questo pomeriggio l'incontro tra i proponenti del progetto stadio della società giallorossa e il Campidoglio, ma nelle scorse ore si è deciso di spostare tutto a venerdì. Secondo quanto si apprende, il Comune avrebbe chiesto più tempo per procedere a maggiori approfondimenti.
Pallotta: "Sarebbe una catastrofe..." - In serata ha parlato il presidente della Roma James Pallotta, preoccupato per il rinvio dell'incontro. "Ci aspettiamo un esito decisamente positivo dall'incontro in programma venerdì - ha detto Pallotta -. In caso contrario, sarebbe una catastrofe per il futuro dell'AS Roma, del calcio italiano, della città di Roma e francamente per i futuri investimenti in Italia".
Grillo in Campidoglio - E' durato invece circa tre ore un altro incontro, quello tra la maggioranza M5S e Beppe Grillo, che non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione dopo aver lasciato il Campidoglio. Lo stesso Grillo aveva parlato però a pochi minuti dall'inizio del vertice: "Raggi si sta muovendo a scopo cautelativo. Lo stadio si fa? Questa non è una mia decisione. La situazione è molto complessa, tra uno o due giorni Virginia farà una dichiarazione e questa storia si chiuderà in un modo o nell'altro". "Se lo stadio della Roma è pubblicamente utile? È un'opera da un milione di metri cubi dove lo stadio rappresenta il 15 per cento e l'85 per cento sono altre cose, poi vedremo", aveva aggiunto Grillo.
La posizione del CONI - "Non è pensabile che si possa fare sport senza impianti e strutture", ha detto il presidente del CONI Giovanni Malagò riferendosi anche allo Stadio della Roma, nel corso di una visita agli impianti sportivi di Novara. "E’ compito del CONI - ha aggiunto - confrontarsi e ragionare se c'è da parte di tutti buon senso e ascoltare nel merito le esigenze della politica, ma senza muri contrapposti. Non si può dire che tra sport e politica ci sia una situazione di generale conflitto, ma di certo non si può negare che in situazioni e contesti particolari ci siano dei problemi. Soprattutto, noto atteggiamenti pregiudiziali nei confronti dei quali è difficile rapportarsi e che, soprattutto, fanno perdere molto tempo inutilmente".
La situazione a Tor Di Valle - Nelle scorse ore Margherita Eichberg, la soprintendente alle Belle Arti, attraverso un documento aveva presentato al sindaco Raggi la richiesta di ufficializzazione dell'interesse artistico e culturale nei confronti dell'ippodromo di Tor di Valle e su cui dovrebbe nascere il nuovo stadio della Roma. Se il vincolo dovesse essere confermato, dunque, il progetto si bloccherebbe di nuovo, perché da quanto previsto nel documento "in caso di costruzione di edifici che vadano a sostituire quelli esistenti, non dovranno essere superati l'altezza e la densità attuali". E questo non permetterebbe alla società giallorossa di costruire nulla. Roberto Della Seta, ex presidente di Legambiente e tra i consulenti dei proponenti dello stadio della Roma, ha poi risposto così alla stessa Eichberg: "La Soprintendente farnetica, questo è un rudere con una proposta di vincolo surreale. Questo ippodromo può piacere o non piacere ma un dato è incontrovertibile ovvero che il suo valore è nella funzione e questa è persa irrimediabilmente, sia che lo stadio si faccia o meno".