Atalanta, in tre a parte verso il Napoli

Serie A
Gian Piero Gasperini, allenatore dell'Atalanta (Getty)
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Dramé, Bastoni e Pesic non hanno partecipato all'allenamento odierno per alcuni problemi fisici e la loro presenza nella partita di sabato resta in dubbio. Gasperini: "Temo l’organizzazione di Sarri, l'allenatore azzurro invidio Insigne e Hamsik. Io a Napoli? Nel 2011…"

L'esame Napoli si avvicina, l’Atalanta deve farsi trovare pronta ancora una volta. Sabato alle ore 18 la formazione di Gian Piero Gasperini tornerà in campo per affrontare un avversario complicato e continuare così la sua corsa all’Europa. Intanto, nella giornata di oggi, la squadra è tornata in campo per un nuovo allenamento fissato al centro Bortolotti di  Zingonia. Allenatore e staff tecnico hanno diretto una seduta a porte chiuse a cui non hanno preso parte Dramé (che per un affaticamento al polpaccio destro ha svolto lavoro differenziato), Bastoni (che soffre di sacralgia) e Pesic (fermo per un affaticamento al polpaccio destro). Le loro condizioni verranno valutati delle prossime ore, durante le quali si deciderà se i tre calciatori saranno recuperabili per la gara del San Paolo. Intanto per la giornata di domani, venerdì, è fissato l’allenamento di rifinitura a porte chiuse sempre a Zingonia. In seguito, la squadra partirà per Napoli. Della squadra di Maurizio Sarri e del momento del gruppo ha parlato anche l'allenatore nerazzurro in un'intervista rilasciata Il Mattino.

Il prossimo avversario e Pavoletti - "Che cosa temo di più degli azzurri? La qualità e l’organizzazione del gioco di Sarri. E anche la fiducia che ormai ha in lui il gruppo che allena. Al Napoli invidio Insigne e Hamsik, sono il top anche in Europa: sono divenuti grandi crescendo nel Napoli, rende la cosa ancora più bella. Hanno spirito di appartenenza. Conosco bene Pavoletti, il fatto che sia arrivato in un top club non mi sorprende perché è un attaccante con grandi qualità: io consigliai a Conte di inserirlo almeno nella lista dei 30 per gli Europei. I suoi goal sono stati determinanti per i nostri successi al Genoa. Quest’anno mi pare sia molto condizionato dagli infortuni: ci vuole pazienza, ma non è mai facile inserirsi a gennaio in una squadra così collaudata come il Napoli".

Retroscena azzurro -
Passando poi a parlare della vicenda post Bernabéu che ha visto coinvolti Sarri e De Laurentiis, Gasperini aggiunge: "Tutta questa situazione che si è creata alla fine darà maggiore attenzione e concentrazione a tutto l’ambiente. Poi il valore dell'allenatore azzurro rimane immutato. Magari il presidente ha voluto solo creare della pressione positiva. Se passano il turno avranno entrambi ragione, ma non è semplice. Tuttavia il Napoli può vincere 2-0 in casa con il Real Madrid, è una cosa possibile. Il Real Madrid in trasferta è meno temibile che al Santiago Bernabéu e il Napoli al San Paolo è diverso da quello in trasferta. Io sulla panchina del Napoli? In realtà qualcosa si mosse nella primavera del 2011, Mazzarri restò e non successe nulla. Non ci ho mai creduto tantissimo che potesse succedere".